Abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo quando è stato inaugurato il primo tratto del ‘Lotto zero’ , circa trent’anni dopo la progettazione. Ministri, sottosegretari, amministratori di ogni colore e dimensione, non hanno mancato la mediatica occasione. In realtà la strada non è granchè, dal momento che appena aperta ha già un bel divieto per i motociclisti “grazie” all’impervio ingresso nella
zona di Porta Romana (14% di pendenza!). Stessa cosa per l’uscita verso il centro: si piomba sulla rotonda appena fuori da una galleria molto angusta. Manca inoltre lo svincolo della Gammarana, ulteriore mistero tutto aprutino in questa infinita tela di Penelope. Sarebbe stato decisamente meglio approntare lo svincolo all’altezza del ponte che conduce poi verso la strada di Collurania, evitando tra l’altro di sforacchiare i palazzi lì attorno. Tale arteria è comunque servita a far scendere di qualche etto il peso del mostruoso traffico teramano, non fosse altro che un forestiero che arrivi dalla Teramo-mare trova dei pomposi quanto poco comprensibili cartelli. Giungendo dalla costa o da L’Aquila ci si trova dinanzi ad una amletica scelta: Teramo est o Teramo ovest? L’indicazione è geograficamente giusta, quanto pleonastica. Sarebbe stato sicuramente più opportuno far scrivere, al posto di ‘est’ , Ospedale, FF.SS. e cimitero, e al posto di ‘ovest’, Centro. Quest’ultima scritta c’è e sarebbe suffi ciente . Si sottolinea inoltre come la maggior parte dei cartelli stradali posti sulla Teramo-mare siano di colorazione sbagliata: S.Nicolò e Sant’Atto, non essendo comuni, dovrebbero essere indicati con fondo bianco e scritta neracome è scritto “Stadio” tanto per intendersi- , non col fondo blu. Piccolezze, certo, ma che contribuiscono ad alimentare confusione, soprattutto per un forestiero ligio alle regole. La competenza è dell’ANAS, che non ha ancora dato seguito alle nostre richieste. All’apertura del’Lotto zero’, Gianni Letta, tra l’altro avezzanese di nascita, ha fatto una battuta un po’ sarcastica: ” Sono stato invitato all’inaugurazione del primo pezzo di questa strada…per farla ci sono voluti trent’anni… speriamo non ci voglia altrettanto per il secondo lotto, altrimenti io non ci sarò più e sarà inutile invitarmi!” Risate, applausi. Chi non ride sono i teramani. Quando riusciremo a percorrere l’ultimo tratto della Teramo-mare da Mosciano a Giulianova? Quando avremo una decente strada di collegamento ad Ascoli? Quando la Val Vomano-Val Fino?