PrimaPagina edizione Ottobre, 2012 n. 28 – SPECIALE RADON
di Prof. Claudio Valsangiacomo – Responsabile Centro competenza radon SUPSI, dottorato in biologia presso il Politecnico federale di Zurigo
PREVENZIONE OLTRALPE
Il radon è stato dichiarato cancerogeno sicuro dall’Organizzazione mondiale della sanità già negli anni Ottanta. Nella sua recente pubblicazione “Radon Handbook” del settembre 2009, l’OMS suggerisce un valore di soglia pari a 100 Bq/m3 (300 Bq/m3 per contingenze particolari come per esempio regioni ad elevata concentrazione radon). Le autorità sanitarie svizzere hanno ritenuto importante porre rimedio a questo agente tossico di origini naturali procedendo con campagne di misurazione nelle abitazioni private. Il Canton Ticino, regione di lingua italiana a sud delle Alpi svizzere, è stato riconosciuto come “regione ad elevata concentrazione radon”.
Per questa ragione sono state effettuate delle campagne di misurazione a tappeto che hanno toccato tutte le abitazioni giudicate rischio radon, essenzialmente le case unifamiliari, bifamiliari e tutte le abitazioni a contatto con il suolo. Su una popolazione di poco oltre 300.000 abitanti sono state effettuate circa 60.000 misurazioni. La misurazione del radon residenziale è l’unico modo per scoprire se vi sia un’esposizione elevata degli abitanti alle radiazioni ionizzanti. Una misurazione può essere effettuata ad un costo relativamente basso (qualche decina di euro), per eventuali risanamenti è necessario rivolgersi a degli specialisti del settore. I risanamenti più semplici possono essere effettuati con alcune centinaia di euro, quelli più complessi (per esempio l’installazione di un pozzo radon), possono costare alcune migliaia di euro.