CLIENTI E BUOI DEI PAESI TUOI

 

Quando il Commercio non fa per te. Il tempo è pazzo, la crisi non accenna ad allontanarsi, il lavoro è poco o nullo. I problemi sono tanti. La Laurea a che serve se posso solo aspirare a fare il cameriere o il barista. Bla, bla, bla. Tutto vero per carità. Però. La differenza è concettuale. Il lavoro è un fine o un mezzo? Dipende. E’ un fine il LAVORO a cui si aspira e per il quale ci si è preparati. E’ un mezzo per vivere se non corrisponde alle nostre aspirazioni. Nel primo caso, nonostante si stia vendendo qualcosa, l’atteggiamento del commerciante è il seguente: siccome quello che vendo ha un grande valore, lo vendo solo a chi reputo all’altezza dello sfoggio che ne farà. Ti faccio un favore a vendertelo perchè ti elevo lo status sociale. Nel secondo caso, se è un mezzo, l’atteggiamento è il seguente: senti, siccome non ho trovato altro per sbarcare il lunario e devo stare qui anche a Pasqua e Natale per vendere cineserie a morti di fame, almeno non rompermi l’anima con richieste assurde tipo “c’è una taglia più grande o un colore diverso?”. Ecco. A queste persone che pensano di farci grazia per la concessione del loro tempo e del loro lavoro dico solo che in un altro paese o solo in un altra società non avrebbero trovato nessun cliente bue con problemi di autostima come qui da noi. In altre società, dove il cliente rappresenta il tuo successo come imprenditore o il tuo stipendio come dipendente, nessuno si permetterebbe di svalutarne l’importanza. Godetevi i saldi