A dicembre il consiglio comunale ha deliberato la revisione del “Piano delle farmacie”, inserendo una nuova perimetrazione che comprende i quartieri di Colleatterrato e Villa Pavone. Incomprensibile per i residenti, quindi, dalle parole della segretaria del circolo Pd, Maria Rosaria. Armenio, il doversi spostare fino a v.le Crispi o S.Nicolò per reperire un farmaco, magari
salvavita. “Rappresentanti istituzionali del Pdl hanno negli ultimi mesi sostenuto che tra gli obiettivi prefi ssati vi era l’apertura di una parafarmacia a Colleatterrato, ma noi residenti avevamo invece pensato che con l’approvazione del nuovo piano integrato per la zona di Colleatterrato Basso si potesse davvero pensare di sistemare dei locali dove inserire anche una farmacia comunale. Sarebbe l’ideale. Il Comune possiede dei terreni proprio a Colleatterrato basso e, in questa zona potrebbero essere previsti dei locali atti ad ospitare la farmacia, così come sarebbe costruttivo inserire dei servizi decentrati come l’anagrafe, Vigili Urbani, ufficio tecnico; Non sarebbe risolutivo per il quartiere né l’apertura di una parafarmacia, né l’apertura in zona diversa dall’interno del quartiere. Il Pd ha sempre insistito per l’apertura di una farmacia. “La deliberazione del consiglio comunale – prosegue la segretaria del circolo Pd – sta a dimostrare che le nostre proposte, in questi anni, non erano affatto strumentali”. Ci sono altre situazioni da sistemare per rendere vivibile il quartiere. Esigenza importante, resa evidente con l’inizio della raccolta porta a porta, quella della derattizzazione. “I rifiuti lasciati fuori per permettere la raccolta differenziata hanno attirato tanti topi – conclude Armenio-. Auspichiamo un intervento urgente a tal proposito. Inoltre, non dimentichiamo il discorso dei passaggi a livello che di fatto isolano la zona di Villa Pavone e in alcuni casi hanno impedito anche il sollecito passaggio di mezzi di soccorso”.