Canzano è un Comune della provincia di Teramo situato sulla sommità di una collina dalla quale sorveglia, vivacemente sornione, sia la Val Tordino che la Val Vomano. È confinante con il territorio del Comune di Teramo e, senza ombra di dubbio, come ribadito anche dal suo sindaco Francesco Di Marco, quest’aspetto
è decisivo nella percezione di Teramo come capoluogo di provincia. “Per noi – esordisce il primo cittadino– Teramo rappresenta un punto di riferimento di grande importanza. Siamo a ridosso e vi si concentra oltre l’80% dei movimenti dei miei concittadini”. In effetti, l’efficienza e l’effi cacia di un capoluogo nei confronti dei propri Comuni si può tradurre con facilità di raggiungibilità e spostamenti. “I cittadini di Canzano in 15 minuti sono a Teramo e hanno la possibilità di scegliere addirittura tre diversi percorsi: la Teramo – mare, la SS 150 e la collinare che sbuca a Porta Romana. A parte i miglioramenti sempre auspicabili, ma non imputabili esclusivamente a Teramo, per noi il capoluogo è una vera risorsa e il rapporto con il cittadino/lavoratore è ottimo”. Un settore su cui il sindaco si sofferma, attraverso un’analisi critica della situazione, invece, è il commercio. Di Marco ha potuto constatare che Canzano ha tratto un giovamento da questo punto di vista. “Ritengo che per avere buoni risultati un Centro Commerciale di quelle dimensioni (il riferimento è al Centro Commerciale Gran Sasso ndr) debba avere i numeri giusti, altrimenti l’effetto è controproducente. Le botteghe del mio paese hanno mantenuto e rafforzato la propria clientela per questioni di fedeltà e fiducia e, in più, quasi per un effetto di bilanciamento, nel versante del Vomano è stato aperto un supermercato che a noi mancava”. Insomma, una minaccia diventata risorsa, che ha prodotto vantaggi commerciali, occupazionali ed economici per le famiglie canzanesi. Non avendo grandi o immediate proposte da offrire al capoluogo, come il sindaco Di Marco giudica quei Comuni che vorrebbero aggregarsi ad altre province? “Pur rispettando le ragioni di quei Comuni di confine, lontani dal proprio capoluogo, con difficoltà logistiche evidenti e con il richiamo di sirene attraenti come Pescara o Ascoli Piceno, sono contrario a cambiamenti di questo genere. Ritengo che sia più opportuno far valere ragioni e diritti nel luogo di appartenenza”. Il primo cittadino di Canzano conclude con un interrogativo inequivocabile: “Se nel corso di tanti anni non si è riusciti ad ottenere i giusti investimenti o risorse, perché mai si dovrebbero ottenerne da altri, essendo gli ultimi arrivati?”.