“Occhio ad abusivi e improvvisati per non ritrovarsi nei guai”. Parole profetiche quelle pronunciate dal presidente regionale Giancarlo Reca alla vigilia del convegno nazionale che l’Unione nazionale amministratori d’immobili (Unai) ha tenuto di recente a Pescara. Già, perché poco dopo
si è avuta notizia che proprio a Pescara un amministratore è scappato con la cassa e, guarda caso, non iscritto ad associazioni riconosciute dal Ministero di Giustizia (come l’Unai) e quindi senza assicurazione e fidejussione bancaria a tutela di condomini e creditori. “In assenza di un albo, l’Unai si è data delle regole e imponiamo agli iscritti corsi di formazione e aggiornamento – spiega il Presidente Unai Abruzzo, che ha sede
a Pescara in piazza Duca d’Aosta 50 (tel. 085.4210874) – Controlliamo gli iscritti ma ai condomini chiediamo collaborazione, poche regole ma fondamentali: esigere che sia iscritto a un’associazione riconosciuta dal Ministero della Giustizia a cui segnalare ogni presunto comportamento scorretto; affidarsi a professionisti per i quali sia certificata un’effettiva preparazione e retribuirli bene perché per essere precisi e puntuali verso le tante incombenze che il condominio richiede bisogna affrontare spese di gestione e personale. L’abusivismo – conclude Reca – riguarda ancora il 50% degli immobili italiani, percentuale che nelle città si abbassa al 30. Il rischio è di dover pagare poi i lavori di manutenzione due volte”.
Ospite illustre al convegno di Pescara è stato Roberto Triola, presidente della Seconda Sezione civile della Corte di Cassazione. Al tavolo dei lavori, oltre a Reca, anche il presidente nazionale Unai Rosario Calabrese, il commercialista Mario Marchizza e l’architetto Attilio Di Girolamo.
Triola ha ricordato il lungo e tormentato iter giudiziario dei condomini con le tante sentenze della Cassazione, spesso contraddittorie fra loro tanto che più volte la Corte è stata costretta sul tema a sentenziare a sezioni unite. “Come sullamodifica delle tabelle millesimali – ha detto Triola – che solo ultimamente ha stabilito, dopo che dal 1958 ripeteva che non si poteva fare, che per alcune questioni (come per il riscaldamento) i millesimi si possono modificare a maggioranza qualificata e, quindi, anche senza l’unanimità assembleare”. Triola ha affrontato anche la questione della ripartizione delle spese di manutenzione straordinaria che vengono ripartite a parte sulla quale la Cassazione si è pure espressa
a sezioni unite: “Le obbligazioni condominiali non sono solidali, come si era ritenuto nel passato, ma parziarie, nel senso che ogni condomino
non risponde per l’intero debito nei confronti dei terzi, ma solo nei limiti dei suoi millesimi, che comporta notevoli problemi per la gestione del condominio”. Calabrese è stato, infine, critico nell’illustrare la proposta di legge di settore ferma alla Camera è già approvata al Senato. “E’ scritta male e non tiene conto di ben 68 anni di giurisprudenza. Un elenco delle banalità, come dover avere un conto corrente per ogni codominio, i registri contabili, rilasciare ricevute fi scali, tutte cose che noi facciamo da sempre, come anche conservare i documenti per almeno 10 anni. La cosa incredibile e che ci s’imporrà l’iscrizione della Camera di commercio ma noi siamo dei professionisti non dei commercianti”.