ACQUA, A QUALE PREZZO?

ANACI, acqua a quale presso?Chiarezza. Una parola che bene si sposa con quella di acqua, necessità primaria sempre più cara, sempre più “salata”. Le stangate sul costo dell’acqua hanno portato ad una conseguente maggiore accortezza da parte degli utenti, sempre. E’ soprattutto chiarezza ciò che chiede ora l’Associazione Nazionale 

degli Amministratori Condominiali e Immobiliari di Teramo, nei confronti della Ruzzo Reti Spa. “È nostro diritto denunciare diverse presunte irregolarità, riguardanti la distribuzione e la fatturazione del consumo idrico di molte case del teramano da parte dell’ente interessato – afferma un portavoce dell’associazione R.M. – E’ ormai un anno che riceviamo fatture, relative ai contatori principali di molti condomini, che presentano cifre astronomiche inspiegabili. Crediamo che questo si verifichi perché la Ruzzo Reti non effettua adeguatamente la lettura dei contatori. Non solo, su quanto da noi pagato fino all’ultimo quadrimestre ci sono stati addebitati dei costi riguardanti periodi già fatturati e pagati. Tutto questo senza eseguire nessuna lettura, indispensabile in questi casi. Sulle fatture degli ultimi otto mesi, nonostante risultino le letture effettive, abbiamo rilevato anche quelle fatte quattro, cinque anni fa. Ci domandiamo dove siano andati a finire gli importi regolarmente pagati in passato, visto che non sono stati detratti mentre i soldi da noi versati sono stati regolarmente incassati. Sulla scorta di queste anomalie, da noi chiaramente contestate per iscritto, vorremmo ora avere delle risposte concrete. Come è possibile che un condominio possa arrivare a consumare circa mille metri cubi d’acqua, se non risultano dispersioni? Abbiamo inviato delle lettere di contestazione che sono state completamente ignorate, rivolgendoci inoltre agli uffici competenti e non avendo nessun responso. Un ente come quello dell’Acquedotto del Ruzzo deve attenersi scrupolosamente alla carta dei servizi e rispondere entro trenta giorni. In realtà, questa storia va ormai avanti da quasi un anno”. I rincari sull’acqua potabile, solo negli ultimi cinque anni, hanno fatto lievitare le bollette di circa il 40%. Un’enormità per i consumatori, un problema che è solo la punta dell’iceberg. Per quanto riguarda solo “le perdite in rete dei volumi di acqua non contabilizzata anche se erogati all’utenza – si legge per esempio sul sito di Rainews24 – l’Abruzzo è la regione più a rischio con il 57%”. “Il prezzo sul consumo è secondo noi anomalo – spiega l’ANACI – visto che viene applicata ai condomini la stessa tariffa riservata alle attività commerciali, quali alberghi o altre di ristorazione. Circa il doppio. Tra l’altro, per il ritardato pagamento gli interessi, che non esageriamo a definire “da usura”, arrivano anche al 10%. Chiarezza. Qualità indispensabile per la migliore acqua e non solo.