Dal primo maggio i teramani sono costretti all’ennesima piccola rivoluzione casalinga causa rifiuti. C’è finalmente la possibilità di buttare l’organico anche il venerdì sera, giorno solitamente dedicato al pesce , campione del mondo “di puzza”. Per il resto i cambiamenti caricano ancora di più il lavoro che prima
facevano gli operatori ecologici… – sulle spalle dei contribuenti teramani. Così il rifiuto secco, che prima veniva gettato due volte a settimana –già poco per chi deve combattere con popò e pupù di lattanti e persone anziane- verrà incredibilmenteritirato una sola volta! Inoltre, una volta sistemati i nostri scarti indifferenziati nel cassonetto grigio, dovremo levarlo il mercoledì sera per inserire – senza busta!- il vetro, per poi, il giorno successivo, mettere, sempre senza busta, lattine e barattolame. Sia ben chiaro: nessuno è contrario alla raccolta differenziata se ben fatta ma è il Comune che l’ha imposta, e deve quindi dare la possibilità ai cittadini di farla con chiarezza e semplicità. Altra storia è quella per ritirare le buste. L’orario per recarsi negli uffi ci TE.AM. che continuano a deambulare per la città è da ufficio: dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì con due ‘rientri’ il martedì e giovedi dalle 15 alle 17. Niente sabato! Se lavorate fuori, prendetevi mezza giornata di ferie. Inoltre, va scritto che l’Ordinanza che disciplina tali novità(n. 108 del 28/04/2011) è stata descritta in città come una specie di spauracchio per la quale occorrerebbe ‘ritirare’ in casa i bidoni in comodato entro una certa ora pena il sequestro. Fermo restando che il Comune sequestrerebbe un bene già suo, non si sa chi abbia messo in giro questa voce insussistente:nell’ordinanza vi è un lungo elenco di casistica di violazioni e relative sanzioni (€ 50-500), tra cui, al punto 3, il conferimento di rifi uti in maniera indifferenziata all’interno dei contenitori, il conferimento(punto 4) di rifiuti impropri o non adeguatamente confezionati ed il mancato rispetto(punto 6) degli orari di esposizione dei contenitori dalle ore 20.00 alle ore 24.00 della sera precedente il giorno di raccolta per chi abita nel centro storico edalle ore 20.00 alle ore 6.00 del giorno precedente la raccolta per chi abita ‘fuori’. Forse quest’ultimo punto ha tratto in inganno. Infine, si sottolinea ancora una volta come in tutto questo ci sia qualcosa che non va sul piano economico: a fronte di una continua diminuzione di servizi da parte degli enti preposti, i tributi da pagare non diminuiscono. Il sindaco ha affermato che ciò è dovuto al “turismo costoso” dei nostri rifiuti che vanno portati ben oltre provincia –e si parla di portarli fuori regione!- ma alla richiesta di poter fare in loco un compattatore di rifiuti di ultima generazione, inodore, non inquinante,che lavora senza ossigeno e che produce energia elettrica o gas, tutto tace. Peccato davvero. Le soluzioni ci sono, ma non si capisce perché, invece di forare il muro con il trapano, si preferisca ancora il dito.