Cinque ore e 20 minuti di una giornata di una donna contro l’ora e 35 minuti dell’uomo, per una differenza di 3 ore e 45 minuti: è il tempo mediamente trascorso dalle donne italiane tra lavori casalinghi e cura della famiglia. E in Europa, anche se i dati lasciano intravvedere una situazione più rosea, la differenza non è poi così a favore del gentil sesso, con 4 ore e 29 minuti delle donne ‘spese’ tra casa e famiglia contro le 2 ore e 18 minuti gli uomini, con una
differenza che scende a 2 ore e 11 minuti (dati Eurispes 2009). Le cifre, riportate nel volume “La salute della donna. Un approccio di genere” curato dalla farmacologa Flavia Franconi e promosso da O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla salute della donna) in collaborazione con Farmindustria, mettono inoltre in evidenza le disparità tra uomo e donna in Italia e in Europa in fatto di posizione lavorativa occupata e di stipendi: meno posti di prestigio per le donne e stipendi inferiori ai colleghi uomini.
Le donne europee guadagnano in media il 15% in meno del sesso forte (si va dal 3% delle impiegate pubbliche al 30% dei manager): con particolare riferimento all’Italia, le “nostre” lavoratrici guadagnano il 16% in meno rispetto ai colleghi, e la cosiddetta “leadership femminile” vale un 4% e posiziona l’Italia in coda alla classifica europea, staccata anche da Bulgaria e Romania (12% ciascuna).
Elementi positivi si registrano soltanto in alcuni settori: la presenza di donne è in continuo aumento nelle professioni intellettuali, in particolare tra i medici, in magistratura, nella pubblica amministrazione, nei servizi di ricerca e sviluppo, nelle attività immobiliari e nei servizi alle imprese. Ma dai dati emerge che le donne che riescono ad accedere ai vertici aziendali sono poche e pagano un prezzo molto elevato: solo l’11% ha figli contro il 53% degli uomini che ricoprono lo stesso ruolo.
Dati che collocano il nostro Paese come fanalino di coda in Europa in fatto di pari opportunità: secondo il Global Gender Gap Report del 2009, lo studio del World Economic Forum sulle diversità tra uomini e donne sul lavoro, l’Italia occupa il 72° posto e ha perso 5 posizioni dal 2008, quando era al 67° posto. (ASCA)