Il fatto risalirebbe al 3 luglio scorso, quando una comitiva di escursionisti appartenente ad un gruppo di appassionati di montagna e
di trekking (Somma Trekking) esprime il proprio entusiasmo per il nostro Gran Sasso lasciando tracce del loro passaggio. “E’ consuetudine a quelle altezze – spiega Paolo De Luca, guida escursionistica – lasciare un pensiero scritto sul “libro di vetta” e testimonianze dell’arrivo e delle sensazioni provate. Ma quello che è successo domenica 3 luglio non ha niente di poetico. Solo un esempio di inciviltà che ha deturpato un bellissimo luogo.” Il gruppo infatti ha lasciato delle scritte di colore rosso, un logo della loro associazione, su alcune rocce e delle frasi sul “libro di vetta” che nulla hanno di lirico o di ammirazione per il panorama. La vicenda è finita sul tavolo del presidente del Parco Nazionale Gran Sasso Laga, per le misure del caso e perfino su Repubblica che ha riportato sia lo scempio delle scritte, sia la valanga di reazioni a volte davvero violente, sui social, che condannavano l’azione del gruppo. Insomma due modi di fare altrettanto scempio per pura leggerezza.
(per le foto si ringrazia Paolo De Luca)