A Castelli l’elezioni si sonodecise davvero per unpugno di voti ed i tonitrionfalisti dei vincitorisignifi cano l’importanzadi una vittoria ottenutasul fi lo dell’equilibrio. Il passaggio diconsegne, che poi è un ritorno al passato,ha premiato Enzo De Rosa (centrodestra):”La nostra vittoria si può riassumere con leparole fare e concretezza”. Andando perpunti, il neo sindaco fi ssa le priorità perCastelli:
“Ricostruzione post-terremoto; rilanciodell’immagine di Castelli nel mondo, perché tuttiricordano le nostre presenza in città e mostreimportanti come a Parigi, Tokio, S. Pietroburgo,Manhattan; turismo e artigianato. Riguardoil turismo – prosegue De Rosa – vorremmorealizzare una struttura ricettiva importanteche possa accogliere i nostri visitatori, mentreper l’artigianato sarebbe opportuno rilanciare ilCentro Ceramico, riportandolo sotto la gestionediretta dell’amministrazione comunale”. Inriferimento ai propri cittadini il sindacocrede che debba dare risposte importantisul piano dell’impegno, ma soprattuttoper rilanciare questo splendido borgo,eccellenza artistico-culturale e salvarlodallo spopolamento, vero annoso problemadel territorio: “In quindici anni sono andate viaalmeno 600 – 700 persone, ora siamo solo in1200…”. I temi sono gli stessi, ma i punti divista piuttosto divergenti, nel centrosinistrabattuto sul fi lo di lana. Lo sfi dante AngeloGiosuè analizza i dati: “Abbiamo vinto in tuttele sezioni con un totale di 60 voti di vantaggio,ed abbiamo perso nettamente nella frazionedi Befaro per 68 voti, da cui scaturiscono gli8 di differenza. A Befaro, una frazione checonosco poco – ha ammesso il candidatosconfi tto – c’è stato il problema irrisolto di unastrada interrotta per quasi tre anni causa franae questo ci ha oggettivamente penalizzato”.Giosuè non ha molto da rimproverarsi senon l’iniziale spaccatura poi risanata e siritrova a commentare una quasi vittoria.Forte di un movimento giovanile moltoattivo, intenzionato a rimanere a Castelli eper questo motivato a rilanciare l’immaginedel paese e combattere lo spopolamento,il centrosinistra punta su un turismointegrato. “Non solo arte, cultura e ceramica,nostro fi ore all’occhiello, ma anche prodottiagricoli e bellezze naturali racchiusi in un’unicaofferta turistica compresa sotto uno stessoslogan, uno stesso marchio, una stessa idea.Non più, dunque, tante iniziative segmentatema un progetto unitario di sviluppo turistico delborgo”. Per combattere lo spopolamento,Giosuè, dunque, punterà sul rilancio delturismo e sulla creazione di occupazione (adesempio sviluppando un piano energetico osfruttando i quasi 1000 ettari di bosco coni tagli di ripulitura). “Solo così, ragionando alungo termine, potremo conservare anche gliistituti scolastici…”.