Ora che i giochi sono fatti, abbiamo raccolto le impressioni di chi è uscito vincitore dalle urne, i sindaci eletti delle amministrative 2012. A partire da Martinsicuro, dove Paolo Camaioni con la lista civica Città Attiva ha superato la concorrenza di ben altre tre liste, ottenendo il 34,75 % delle preferenze. “Tre cause hanno concorso alla vittoria: la non
appartenenza ad una rete di liste, come può essere il Movimento 5 Stelle, il lavoro essenziale e senza fronzoli di questi ultimi anni e il clima di ‘antipolitica’ che ha portato al voto solo chi era pienamente convinto nel farlo. Lo stesso vento di antipolitica che forse ha portato male agli altri candidati, che eppure si sono battuti con freschezza”. A proposito della lista da battere, Antonio Fabri, sindaco di Penna S. Andrea con il 58, 5% dei voti, con la lista Un impegno per il futuro, lamenta invece una certa aggressività: “La campagna elettorale è stata basata più sulla polemica personalizzata che sui contenuti, ma la gente non ha guardato ai pettegolezzi. I cittadini hanno riconosciuto i risultati ottenuti nella precedente amministrazione e ci hanno dato fiducia”. Il problema della concorrenza non si è posto per Vincenzo Esposito, che essendo stato candidato unico a Valle Castellana non ha avuto troppe difficoltà a raggiungere un inequivocabile 100 % dei voti, anche se “mi aspettavo qualche scheda bianca o nulla, e quindi sono felice che non ce ne siano state. Certo, gli uomini della vecchia opposizione hanno provato ad alzare la voce contro di me, ma i progetti avviati sulla viabilità, lo sviluppo turistico e la formazione di posti di lavoro non hanno ammesso repliche”. Per Enzino De Febis, sindaco eletto a Bisenti, con un risultato più evidente rispetto agli altri Comuni, il 60, 9%, la vittoria è stata una questione di sfumature. “I programmi delle liste erano quasi simili, per non dire uguali. Chi ha votato ha dato quindi fiducia più alle persone che componevano la nostra lista, La Fonte, che ai progetti”. Anche in questo caso non sono mancati attacchi personali: “Io penso che quando si fa qualcosa contro qualcuno, non si ha futuro. Si erano accaniti contro di me”. Di progetti invece parla Antonio Di Giustino, la cui lista Insieme per Pietracamela ha riscosso il 56, 2 % dei voti. “Abbiamo operato sia sulla sicurezza che sulla riqualificazione ambientale, con particolare attenzione rivolta al Piano Regolatore, che a Pietracamela era vecchio di 45 anni. I cittadini si sono sentiti seguiti e hanno ripagato con la fiducia”. La stessa fiducia che sembra non essere mancata anche a Giuseppe D’Alonzo, sindaco eletto di Crognaleto con la lista Trasparenza e Serietà, premiato con il 58,3 % delle preferenze. “Nonostante una campagna elettorale accesa e violenta – rivendica D’Alonzo –, il popolo ha risposto preferendo la competenza, la coerenza e la serietà delle figure che compongono la mia squadra e che si sono misurate sul territorio, anche in riferimento a quei volti nuovi che hanno donato maggior lustro e capacità alla lista”. Una parola, in fine, anche per lo sfidante:”Ha pagato la non coerenza, avendo fatto delle intese con il centrodestra, che eppure non è la sua compagine di appartenenza”.