Risponde l’ing. Tullio Tomassini
L’energia nucleare è una fonte energetica che non può essere valutata utilizzando i parametri tipici con cui si valutano le altre fonti. I vantaggi e gli svantaggi nell’utilizzo dell’energia nucleare sono: -Assenza di produzione di CO2. Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo
(assenza di combustione nel processo di produzione di energia); tali gas sono i responsabili dell’effetto serra e del buco dell’ozono. -Riduzione del carico di spesa. L’energia nucleare riduce l’importazione di petrolio e di altri combustibili fossili, abbassando così la possibilità di shock esterni sulla economia e riducendo il carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l’esterno. -Maggiore stabilità politica. Con lo sfruttamento dell’energia nucleare si ha una maggiore stabilità politica in quanto si riduce la dipendenza dall’importazione di petrolio da stati ad elevata instabilità politica. -Conseguenze in caso di incidente. L’incidente ad una centrale nucleare è un evento molto più pesante rispetto a quello di un impianto convenzionale; l’incidente più grave di riferimento che viene considerato in fase di progetto è la perdita di raff reddamento del nocciolo in seguito a malfunzionamento dell’impianto od a eventi esterni eccezionali. Il rilascio di radioattività e calore residuo dovuti alla fusione parziale o totale del nocciolo viene comunque contenuta all’interno delle barriere di contenimento del nocciolo stesso, essendo il sistema progettato per far fronte a questa evenienza. Nonostante l’aumento delle salvaguardie impiantistica e quindi della sicurezza nelle centrali nucleari di terza generazione,non è possibile ridurre a zero il rischio di incidente, né le conseguenze negative sulle popolazioni dovute alla esposizione a radiazioni. E’ utile ricordare che non esiste una soglia minima di assorbimento delle radiazioni sotto la quale il rischio di contrarre malattie(leucemie e tumori) sia nullo; tutte le valutazioni in tal senso sono di tipo probabilistico. -le scorie nucleari sono uno degli aspetti più critici. In funzione del tempo di decadimento vengono distinte in scorie di terzo, secondo e primo grado. Le scorie di terzo grado ad alta attività radioattività possono impiegare anche 100.000 anni per decadere; quasi tutti i depositi di scorie presenti nel mondo sono depositi in superfi cie ed in cavità o miniera, adatti ad ospitare scorie a bassa ed media attività, solo nel New Mexico e’ iniziata la costruzione di un deposito geologico in profondità -Lo smantellamento dell’impianto (decommissioning) è una operazione estremamente lunga e costosa; la sua durata dipende dal tipo di reattore e dalla sua storia operativa,e può durare alcune decine di anni e realizzato in periodi operativi intervallati da periodi di inattività. Inoltre diventa quasi impossibile quantificare il costo di smantellamento di un reattore che ha subito un incidente nucleare severo.