Questa è una delle domande più frequenti a cui il medico veterinario si trova a rispondere. Non esiste una regola precisa sulla frequenza con cui lavare l’animale: naturalmente è buona norma farlo ogni volta sia sporco, al ritorno da un tuffo nel fango, al mare o dopo aver esplorato il terreno sotto le automobili parcheggiate. Se poi si vive in una città dove c’è molto smog, il cane va lavato periodicamente. Il nostro amico infatti è a contatto giornaliero con aria inquinata
e polveri sottili, che alla sua altezza sono maggiormente concentrate, lo smog si lega al pelo e le polveri ne restano praticamente intrappolate. Tuttavia è bene non esagerare con i bagnetti per non privare il mantello e la cute della loro naturale resistenza alle malattie: la pelle del cane infatti è protetta non solo dal pelo, ma anche da una sottile pellicola costituita da grassi secreti dalla pelle, ed è molto importante non alterare questo strato protettivo, soprattutto in animali predisposti a patologie dermatologiche. Ad ogni shampoo, infatti, questa barriera viene distrutta, lasciando la cute in una condizione innaturale. Un buono shampoo per cani deve rispettare questa protezione, e non essere troppo aggressivo verso la pelle. Per questo motivo i prodotti che utilizziamo per la nostra cura non sono assolutamente adatti per il diverso grado di acidità della pelle. In caso di particolari problemi cutanei il veterinario vi prescriverà degli shampoo medicati, specifici per la patologia da trattare, o al contrario vi vieterà di lavare il cane prescrivendo dei farmaci specifici. Importanti accortezze per chi lava Fido in casa: durante il bagno evitate che l’acqua entri nelle orecchie e negli occhi e al risciacquo asciugate per bene pelo e sottopelo soprattutto durante la stagione fredda. Se li laviamo sin da cuccioli, si abitueranno allo scroscio dell’acqua, ad essere manipolati e al rumore del phon, ma ovviamente dopo che tutte le vaccinazioni e i relativi richiami siano stati effettuati! Se non si può attendere il vaccino, ma il cagnolino è molto sporco, è preferibile pulirlo utilizzando soltanto un panno umido o chiedere un consiglio al veterinario. Un altro grande problema spesso lamentato dai proprietari è la perdita di pelo su divani, letti e pavimento. La muta è un fenomeno fisiologico e in natura si verifica un paio di volte l’anno, ma nei cani che vivono in appartamento, a causa del calore costante dato dal riscaldamento anche durante l’inverno e della luce artificiale, la muta può prolungarsi oltre la stagione normale o diventare continua. Allora può bastare spazzolarlo. La frequenza della spazzolatura dipende dal tipo di pelo: se è corto è sufficiente una volta alla settimana, ma nelle razze a pelo lungo può essere necessario tutti i giorni. E i GATTI? Tendenzialmente il gatto non va lavato, a meno che non ci siano particolari problemi o esigenze. E’ facile notare che questi animali passino molto tempo a pulirsi da soli ogni angolo del corpo. Nei gatti a pelo lungo, come i Persiani, la spazzolatura quotidiana è fondamentale, serve ad evitare che si formino nodi che possono risultare anche dolorosi. Quando ciò accade è necessario consultare un veterinario e un toilettatore professionista.
di Piero Serroni e Arianna Braca