La procedura fallimentare del Gruppo Villa Pini dura oramai da 6 anni.
Una vertenza, quella della clinica privata di Angelini, che non trova ancora una risposta definitiva e centinaia di lavoratori aspettano di recuperare, anche parzialmente, le mensilità maturate nei confronti del vecchio datore di lavoro.
“Non ci sono più motivazioni valide per ritardare la liquidazione delle competenze dei lavoratori dell’ex Clinica Villa Pini da parte della Curatela dopo il superamento del contenzioso con la proprietà S. Maria de Criptis. Inoltre, ci sembra singolare che i creditori privilegiati, quali sono gli ex lavoratori del gruppo Villa Pini, non hanno alcuna rappresentanza all’interno del Comitato dei Creditori e la Curatrice aveva assicurato il pagamento delle spettanze dei lavoratori appena concluso il contenzioso con il gruppo S. Maria de Criptis”.
Ad oggi, – denuncia il Sindacato -, le istanze prodotte dai lavoratori si scontrano con un silenzio assordate da parte del Curatore fallimentare.
La CISL FP auspica un’immediata liquidazione, anche parziale, delle spettanze dei lavoratori che, in questi anni, sono stati deprivati della retribuzione e solo una parte è stata ricollocata faticosamente nella nuova struttura.
Le Istituzioni, il Curatore e lo stesso Giudice fallimentare a cui è stato affidata la responsabilità del fallimento del Gruppo Villa Pini, non possono ignorare le drammatiche situazioni che vivono centinaia di famiglie, le quali, per far fronte a impegni economici quotidiani, sono state costrette a contrarre mutui o prestiti onerosi.
Il Segretario Generale CISL FP – Vincenzo Traniello