Strepitoso successo parigino del fumettista teramano.
Il teramano Adriano De Vincentiis, artista poliedrico e matita sublime, è un disegnatore molto noto all’estero; ha pubblicato diversi volumi di fumetti e illustrazioni in Spagna, Francia e negli Usa, e ha collaborato con riviste storiche come l’americana Heavy Metal e la mitica Frigidaire, che ha lanciato artisti del calibro di Andrea Pazienza. Le sue opere sono poesie di china,
eros e thanatos avvinti in un connubio unico ed indissolubile; le sue donne emblemi di un erotismo elegante e raffinato. “Disegnando la donna- conferma – c’è qualcosa che ricerco di più profondo rispetto al mero desiderio di rappresentare belle ragazze. Se si prova a decostruire la forma femminile, si scopre che il corpo della donna è il non plus ultra dell’armonia e della sinuosità”. Dopo la pubblicazione della sua ultima opera, il secondo tomo della serie Succubes, per la casa editrice francese Soleil, De Vincentiis ha conquistato Parigi con una mostra a lui interamente dedicata, presso la “Daniel Maghen Galerie”, una delle più prestigiose gallerie parigine dedicate al mondo del fumetto, a ridosso della rive gauche della Senna, a pochi metri dalla cattedrale di Notre Dame e dal tempio dell’arte per eccellenza, il museo del Louvre. Sono state esposte, oltre a diverse tavole del suo ultimo lavoro, decine di illustrazioni realizzate per l’occasione, molte informato cinquanta per settanta centimetri, quasi tutte in un luminosissimo bianco e nero, dedicate ai personaggi femminili del fumetto, dell’animazione, del cinema che maggiormente hanno influenzato la crescita artistica e personale dell’artista abruzzese, una lunga serie di omaggi alla sensualità femminile e ai maestri della matita di tutto il mondo. Accanto alla seducente Roxelane e alla raffinata Sophia, carismatiche protagoniste dei più recenti albi di De Vincentiis, si alternavano gli sguardi magnetici di una sterminata serie di splendide fanciulle, appartenenti all’immaginario collettivo. Le donne affisse alle pareti vivono di vita propria, china che si tramuta in sangue palpitante e carta che si fa carne negli occhi estasiati dei visitatori, sedotti dalla loro prorompente carica sensuale ed allo stesso tempo divertiti e coinvolti dal gioco di rimandi e citazioni messo in scena dall’autore. Unico maschio a cui è concesso il privilegio di far parte di questo splendido gineceo, frutto di una scelta certamente non casuale, il dio pagano Thor, saettante e marziale divinità vichinga, nume tutelare in un regno di valchirie. L’esposizione parigina è stata un enorme successo. Il gallerista Daniel Maghen ed i suoi collaboratori entusiasti per l’affluenza di pubblico, ma non se ne sono detti sorpresi, ricordando che a loro giudizio, “Adriano è il più grande inchiostratore sulla piazza”. In occasione del vernissage la galleria era stracolma, nonostante le temperature polari della serata parigina. Tra la folla presenti alcuni “mostri sacri” del fumetto contemporaneo, come il messicano Tony Sandoval, autore di Il cadavere e il sofà, Nocturno e 30 giorni di notte, e il grande Tanino Liberatore, che si è pubblicamente complimentato per la totale assenza di correzioni sulle opere esposte. De Vincentiis, dopo l’esperienza parigina, si è rimesso al lavoro sul prossimo episodio di Succubes, che sarà pubblicato l’anno prossimo da Soleil, e a breve le sue donne saranno – doverosamente – omaggiate dalla rivista Playboy.