Dopo l’esperienza di Giulianova Lido stanno sorgendo a Teramo e Provincia altri gruppi promotori per la costituzione di comitati di quartiere e di frazione, attraverso elezioni e suf ragio universale.
Il nucleo promotore per la ricostituzione del Comitato di Quartiere Lido di Giulianova, sulla base di regole decise ed approvate dalle assemblee dei cittadini nel periodo dal 23 settembre 2014 fino alle elezione del 15 marzo 2015 ha dimostrato che è possibile costruire dal basso questo importante istituto di democrazia partecipativa e garantire la più ampia partecipazione al voto della cittadinanza locale.
Nel caso di Giulianova Lido il 15 marzo hanno votato infatti 730 cittadini. Oltre ai residenti nel Quartiere, che hanno compiuto almeno il sedicesimo anno di età sono stati ammessi al voto i dimoranti, coloro che svolgono una attività commerciale e/o professionale e i dipendenti di attività tutte ricadenti nell’ambito territoriale del Quartiere anche se non residenti.
Agli aventi diritto al voto non residenti veniva richiesta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (art.47 T.U. – D.P.R. n. 445 del 28/12/2000). Dal 16 marzo a Teramo il nucleo promotore per la costituzione del “Comitato di Quartiere di S. Nicolò a Tordino e dintorni” e il nucleo promotore per la ricostituzione del “Comitato di VillapavoneColleatterrato” hanno avviato con l’associazione DEMOS un percorso simile a quello svoltosi negli
ultimi sei mesi a Giulianova Lido. Agli incontri partecipano anche i rappresentanti di questo nuovo comitato di Quartiere giuliese. E’ intenzione degli organizzatori istituire delle forme di gemellaggio tra comitati eletti a suffragio universale. L’idea è di istituire un comitato di gemellaggio che consenta una forma più ampia di partenariato con la partecipazione di più comitati, e non ad un semplice gemellaggio tra due comunità.
Per la Comunità europea Il gemellaggio è anche uno strumento sorprendentemente fl essibile. Può essere realizzato tra piccoli villaggi, paesi, contee e grandi città… Può incentrarsi infatti su una grande varietà di temi e può coinvolgere una vasta gamma di attori di due o più comunità gemellate. Un buon accordo di gemellaggio può recare molti benefi ci a una comunità e alla sue istituzioni locali. Vi sono molti esempi di buone pratiche nell’ambito del gemellaggio, che riguardano una grande varietà di temi: l’arte e la cultura, i giovani, la cittadinanza, lo sviluppo sostenibile, i servizi pubblici locali, lo sviluppo economico locale, l’inclusione sociale, la solidarietà… Anche nel campo della democrazia partecipativa sono previste dalla Comunità Europea misure che fi nanziano progetti per la diffusione della democrazia partecipativa.
Ci sono Regioni che già da diversi anni fi nanziano progetti per la diffusione della partecipazione democratica e
per la cittadinanza attiva. La Regione Abruzzo e le istituzioni locali, tenuto conto che negli ultimi tempi si sta sviluppando un grande interesse tra i cittadini abruzzesi per la pratica e la diffusione della democrazia partecipativa, dovrebbe facilitare questo processo innovativo della vita sociale e politica delle comunità locali. In ogni caso nelle
more che gli Enti locali facciano la loro parte l’istituzione di un comitato di gemellaggio tra i comitati di quartiere e di frazioni eletti a suffragio universale consentirà un più rapido e costruttivo scambio di esperienze tra i cittadini che sono impegnati in questo grande e rivoluzionario progetto per il riconoscimento della sovranità popolare come previsto dalla costituzione della Repubblica italiana.
Democrazia Partecipata Gemellaggio tra comitati di quartiere e di frazione
di Raffaele Raiola