E’ appena terminata la 12° edizione dell’International Cosmic Day, un evento, che si svolge in contemporanea a livello mondiale e che a L’Aquila è stato organizzato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dal Gran Sasso Science Institute (GSSI) e dal Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università degli Studi dell’Aquila.
A questa edizione, che prevedeva la sola partecipazione in presenza, hanno partecipato circa 60 studenti provenienti da 10 scuole abruzzesi.
Nel corso della mattinata, gli studenti hanno analizzato i dati del Cosmic Ray Cube, un rivelatore di raggi cosmici che permette di vedere le particelle prodotte dall’interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera. I dati sono stati raccolti tramite l’utilizzo di un’app (Cosmic Rays Live), sviluppata dai LNGS.
Oltre alle misurazioni con il Cosmic Ray Cube i partecipanti all’evento hanno avuto la possibilità di arricchire il loro bagaglio di esperienze visitando i laboratori sotterranei e avvicinandosi ulteriormente al mondo della ricerca scientifica, accompagnati da docenti, ricercatori e ricercatrici dei LNGS, del GSSI e dell’Università degli Studi dell’Aquila.
A conclusione di questa esperienza i partecipanti dovranno preparare, come in una vera collaborazione scientifica internazionale, un poster in lingua inglese che riassuma i risultati ottenuti, e gli elaborati saranno pubblicati online.
L’International Cosmic Day è coordinato dal centro di ricerca tedesco DESY di Amburgo e organizzato in collaborazione, oltre che con l’INFN e altri partner, con i più importanti centri di ricerca che operano nell’ambito della fisica delle particelle: il CERN di Ginevra, il FERMILAB di Chicago e i gruppi International Particle Physics Outreach Group (IPPOG), il tedesco Netzwerk Teilchenwelt e lo statunitense QuarkNet. In Italia l’iniziativa è organizzata dall’INFN in collaborazione con le Università che ospitano le Sezioni.
L’iniziativa aquilana è stata organizzata nell’ambito della rete nazionale INFN che ha coinvolto più di 1200 studenti e studentesse in presenza e altri centinaia online; le attività per l’ICD 2023 del 21 novembre sono state infatti organizzate nelle università e nei laboratori dell’INFN dalle Sezioni o Gruppi Collegati di Bari, Catania, Cosenza, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Milano Bicocca, Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Pisa, Roma, Roma Tor Vergata, Sassari, Siena, Torino e Trieste, insieme al TIFPA di Trento e ai Laboratori Nazionali dell’INFN di Frascati, Legnaro e del Gran Sasso in collaborazione con il GSSI Gran Sasso Science Institute.
L’International Cosmic Day ICD e il progetto OCRA L’ICD è un’iniziativa internazionale nata 12 anni fa che si propone di avvicinare le studentesse e gli studenti delle scuole superiori al mondo della ricerca scientifica di frontiera, accompagnandoli tra i misteri dell’universo racchiusi nei raggi cosmici. L’iniziativa è coordinata a livello mondiale dal centro di ricerca tedesco DESY di Amburgo e organizzata in collaborazione, oltre che con l’INFN e varie università italiane, con i più importanti centri di ricerca che operano nell’ambito della fisica delle particelle: il CERN di Ginevra, il FERMILAB di Chicago e i gruppi International Particle Physics Outreach Group (IPPOG), il tedesco Netzwerk Teilchenwelt e lo statunitense QuarkNet.
L’evento italiano è stato organizzato nell’ambito dell’iniziativa OCRA – Outreach Cosmic Ray Activities, un progetto che raccoglie le attività educational e di outreach dell’INFN sul tema dei raggi cosmici. Con l’obiettivo di essere di supporto ai docenti per coinvolgere le studentesse e gli studenti nel campo della fisica dei raggi cosmici, OCRA organizza diverse attività per le scuole e la cittadinanza, e si occupa dello sviluppo e della produzione di strumenti e percorsi online pensati per attività didattiche.
Il progetto OCRA coinvolge docenti e ricercatori nelle sezioni INFN e università di Bari, Cosenza, Ferrara, Firenze, Lecce, Milano, Milano Bicocca, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Pisa, Roma, Roma Tor Vergata, Sassari, Siena, Torino, Trieste e, infine, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, i Laboratori Nazionali di Legnaro, i Laboratori Nazionali di Frascati, il TIFPA di Trento e il GSSI Gran Sasso Science Institute.