Una nuova auto, oppure una moto per districarsi meglio nel traffico cittadino. Ma ci sono anche telefoni cellulari ed elettronica in generale, oltre a vacanze e iscrizioni in palestra. La mappa dei prestiti delle famiglie italiane, secondo il barometro Crif, a giugno ha fatto registrare un’ulteriore accelerata pari al +6,5% rispetto allo stesso mese del 2015. Segno di una ritrovata fiducia nel futuro e in una crescita dell’economia che, sia pur zoppicante, riesce a convincere gli italiani a richiedere prestiti. La domanda complessiva nel primo semestre dell’anno segna così un +8,4% rispetto all’anno precedente.
Nei primi sei mesi del 2016 il numero delle richieste finalizzate all’acquisto di beni e servizi, come autoveicoli, motocicli, arredo, elettronica ed elettrodomestici, viaggi, spese mediche o palestre, sono in crescita del 13,1% rispetto al 2015 mentre i prestiti personali, che mediamente hanno importi più elevati e durate più lunghe, crescono del 3,1%, grazie all’accelerazione messa a segno nel secondo trimestre (+6,5%). Proprio grazie al piccolo boom del settore automobilistico l’importo medio richiesto nei primi sei mesi dell’anno è a quota 5.533 euro (+8,4% rispetto allo stesso periodo del 2015) mentre per i prestiti personali è di 12.452 euro (+6,5%).
Le somme richieste sono in prevalenza inferiori ai 5mila euro mentre la durata preferita per le rateazioni è superiore ai 5 anni. Calano invece le richieste di prestiti finalizzati con durata inferiore ai 12 mesi, che si è attestata al 28,8% del totale, in calo di 3,7 punti rispetto al 2015. Nei prestiti personali, invece, è la fascia di durata superiore ai 5 anni a confermarsi la preferita dagli italiani, con una incidenza del 42,4% sul totale. La fascia di età che la fa da padrone con la metà delle richieste è quella compresa tra i 35 e i 54 anni. Quasi il 18% invece nella forbice di età compresa tra i 25 e i 34 anni.
“Il dato relativo ai primi sei mesi dell’anno in corso – spiega Simone Capecchi di Crif – certifica la dinamica positiva della domanda di prestiti dopo il lungo periodo di debolezza che ha condizionato pesantemente la pianificazione finanziaria e i progetti di spesa delle famiglie, specie per i beni e i servizi di importo più consistente, tipicamente sostenuti da un finanziamento”. D’altro canto, aggiunge, “il
progressivo recupero dei consumi è favorito dal miglioramento della fiducia degli italiani, da più distese condizioni del mercato del lavoro nonché da un’offerta da parte degli istituti di credito più favorevole rispetto al passato”.
fonte AGEA