I 100 ANNI DI ESTERINA

E così Esterina compie 100 anni. Classe 1924, figlia di contadini, nata in una famiglia come tante, in cui il duro lavoro era il pane quotidiano. Giovane sposa di Vittorio, che l’ha lasciata sola troppo presto, Esterina Capece Ciammaricone, il 29 gennaio compie un secolo di vita. Un secolo in cui è stata testimone di eventi epocali, come la seconda Guerra Mondiale e tutto il carico di dolore e conseguenze che ha rappresentato per lei e tutti i suoi contemporanei.

Ma lei e suo marito hanno affrontato lavoro e difficoltà con la pazienza e la determinazione che le hanno permesso di allevare, curare, nutrire e accudire 4 figli – due maschi e due femmine – 12 nipoti e 6 pronipoti.

Casalinga e mamma amorevole, ha affrontato i sacrifici necessari, con l’ingegno del buon senso e delle sue passioni e capacità.

Con le sue mani ha creato ricami e cucito bellezza per permettere ai suoi figli di studiare. Uno di essi è uno stimato e noto medico. Ma nessuno dei suoi figli ha avuto meno dell’altro. Il suo amore, grande,  è stato distribuito a tutti,  nei modi in cui è stata capace.

Cuoca sopraffina, come solo le donne del secolo scorso sapevano essere, con i mezzi a disposizione, ha cucinato le Virtù per tutti i suoi cari, amici e parenti compresi, fino a quando il suo corpo e le sue forze glielo hanno permesso, ma se le sue forze pian piano sono scemate, non così la sua mente, sempre e ancora vivace, attenta e consapevole dei tempi in cui ha vissuto e vive. Ai nipoti racconta la sua vita, la sua saggezza: “chi sparagna spreca”, suole dire, quando vuole indicare l’importanza della qualità della vita, delle scelte, delle cose, rispetto all’approssimazione.

Se come educatrice dei suoi figli ha utilizzato il “metodo montessori” delle ciabatte, le sue idee sono straordinariamente moderne e attuali con i nipoti e i pronipoti. Così come il senso della solidarietà, la generosità che nasce dal naturale istinto alla condivisione, all’aiuto, verso il prossimo e verso chi è nel bisogno. Sin dai tempi difficili del dopoguerra, quando dalla condivisione e dall’aiuto poteva dipendere la sopravvivenza delle persone.

Esterina è un libro di Storia vivente, un miracolo che testimonia un passato da cui tutti proveniamo e a cui tutti dobbiamo il nostro presente. Una donna moderna che ci insegna i valori essenziali da cui dipende il nostro futuro. Auguri Esterina, per altri 100 anni.