Da oggi se i cittadini vogliono proporre all’Amministrazione comunale interventi di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi,
piazze o strade ecc. devono far riferimento al Nuovo codice degli appalti e al D.Lgs 81/2008 (testo unico in materia di sicurezza sul lavoro).
Il Nuovo Codice degli appalti infatti regolamenta le modalità di partecipazione dei cittadini alla realizzazione diretta di opere di interesse comune.
L’art.190 del D.Lgs 18 apr 2016, n. 50 in particolare regolamenta il cosiddetto baratto amministrativo, introdotto con l’art. 24 del Dl 133/2014, più comunemente conosciuto come “Sblocca Italia” .
La realizzazione di interventi di interesse pubblico locale così disciplinata dal Nuovo Codice degli appalti comporta l’inserimento di dette opere di interesse comune nel bilancio Comunale, tenuto conto che il contratto tra la Pubblica Amministrazione ed i Cittadini singoli e/o associati che propongono al Comune interventi di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze o strade ecc., dovrà prevedere riduzioni o esenzioni di tributi corrispondenti al tipo di attività svolta dal privato o dall’associazione.
Questo decreto di fatto apre le porte per l’avvio di una sorta di bilancio partecipativo, che vede i privati direttamente impegnati a proporre interventi di opere di interesse pubblico e la loro attuazione a carico degli stessi cittadini proponenti attraverso forme di partenariato sociale sulla base di contratti stipulati in conformità di un regolamento che dovrà essere portato all’approvazione dei singoli Consigli Comunali.