Domenico Bucciarelli, Presidente del Comitato di Quartiere Cona, Fonte Baiano e Piano Solare, denuncia per l’ennesima volta la
situazione di degrado e fatiscenza delle aree in cui insistono la centrale elettrica Enel e ex l’Fornace Scimitarra.
La prima a motivo delle onde elettriche e la seconda, trattandosi di un’area ex industriale, per la presenza accertata di materiali contenenti amianto.
Con riferimento al Contratto di Quartiere stipulato con il Comune di Teramo per la riqualificazione dell’area, il presidente torna a precisare che:
“con decreto del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali del 16/6/95, ai sensi della L.1089/39, in riferimento al Contratto indicato venne opposto un vincolo all’ex Fornace Scimitarra, in quanto reperto di archeologia industriale. Da oltre trenta anni questo immobile, oltre alle condizioni ambientali riscontrate, versa in uno stato di estrema precarietà per il lento e progressivo deterioramento che costituisce, altresì, una situazione di pericolo per l’incolumità pubblica. A seguito di un bando del Ministero dei LL.PP. (Progetti Quartiere) nell’anno 2004 il Comune di Teramo presentò un progetto per la riqualificazione dell’area dell’ex Fornace Scimitarra. L’intervento consisteva nell’esproprio dell’area, nell’acquisizione dell’immobile fatiscente e di un fabbricato stile Liberty da destinare alla collettività come centro servizi. Il progetto, dopo l’approvazione della Regione Abruzzo, venne finanziato nell’anno 2007 per un importo complessivo di €3 milioni circa, a cui bisognava aggiungere € 2 milioni di risorse private per interventi di edilizia residenziale convenzionata. Ad oggi, però – insiste Bucciarelli – delle opere interessate sono state realizzate solamente un modesto prolungamento del Parco fluviale del Tordino (€400 mila circa) ed è stato appaltato un percorso pedonale (€500 mila circa), che però immediatamente è stato oggetto di contenzioso con la ditta appaltatrice. Il nostro Comitato, dopo ripetuti ed infruttuosi incontri con l’Amministrazione Comunale di Teramo, nello scorso mese di aprile ha rimesso un’informativa alla Asl di Teramo, Ufficio d’Igiene Ambientale, per segnalare le insistenti e gravi condizioni igienico-ambientali dell’area ex Fornace. Con nota n.1438 dell’8/5/2015 la Asl di Teramo, a seguito di un sopralluogo effettuato, formulava ai proprietari dell’area, ai conduttori, informandone il Comune, la richiesta di incaricare urgentemente (10 giorni) un’impresa, iscritta in apposito Albo, per valutare il materiale pericoloso presente in quel contesto. Ciò in quanto dalla verifica erano state rilevate condizioni complessive di degrado con la possibile presenza di materiale contente amianto. Con nota del 28/8/2015, vista l’inerzia, lo stesso Ufficio, a tutela della salute pubblica, invitava il Sindaco di Teramo ad emettere un proprio provvedimento atto all’immediata pulizia e bonifica dell’intera area, mantenuta in evidente stato di abbandono. Allo stato attuale nessun intervento è stato attuato, così,in data 30/10/2015, a motivo delle condizioni predette e per il fatto che sin dal 2007 è stato finanziato il progetto per eliminarne il degrado, il sottoscritto- conclude Bucciarelli- ha inteso denunciare alla Procura della Repubblica di Teramo il sig. Sindaco del Comune di Teramo, deputato alla salute pubblica, per inadempienze, ritardi ed omissioni perpetrati in ordine alla fattispecie trattata”.