Abitando nei pressi di una palestra noto, con stupore e ammirazione, l’ affollamento che a tutte le ore si crea nei pressi del parcheggio.
È una società che investe sul corpo, la nostra. Siamo martellati da messaggi continui sull’importanza del buon mantenimento dell’involucro nel tempo: la magrezza, il bicipite,il quadricipite, il gluteo. Una buona forma fisica,
come è giusto che sia, è sinonimo di benessere e salute e, diciamocelo, un ottimo ‘bigliettino da visita’ per i rapporti sociali.
Tanto di cappello.
Ma se siamo davvero così preoccupati per ‘il tempo che passa’, stiamo attenti a non trascurare altri aspetti della nostra esistenza, anch’essi necessari , sebbene meno inflazionati, per garantirci un ottimale e duraturo funzionamento a lungo termine.
L’antico detto ‘mens sana in corpore sano’ riassume alla perfezione questo messaggio. Ciascuno di noi, alla nascita, ha al proprio interno un orologio (verosimilmente ubicato nel cervello) che scandirà il tempo dell’esistenza, la cui molla è caricata in modo da consentire una sopravvivenza che, nella grande maggioranza dei casi, è di 90-110 anni.
Se nei nostri geni (la molla dell’orologio) è scritto, in parte, il nostro destino, la possibilità di raggiungere l’età avanzata sarà condizionata dal modo in cui conserveremo l’orologio, evitando con cura che si ammacchi, che si inceppi prematuramente oppure che la molla possa arrugginirsi.
La ‘plasticità sinaptica’ è il fenomeno cerebrale in grado di contrastare la normale perdita neuronale che caratterizza l’invecchiamento cerebrale. Proprio perché ‘plastico’ e in grado di sviluppare nuove connessioni fino alla fine dei nostri giorni, il nostro cervello può essere allenato e, con costanza e pazienza, possiamo immaginare di portare le nostre membra ‘ in palestra’, proprio come portiamo in palestra le nostre gambe. Molti professionisti oggi offrono e usano tecniche di allenamento delle facoltà mentali adattate a tutte le età, allo scopo di stimolare e migliorare
una moltitudine di funzioni cerebrali: memoria, attenzione, concentrazione, calcolo, creatività.
Parte del lavoro può essere fatto anche nella vita di tutti i giorni, seguendo poche e semplici regole:
un sonno regolare, alimentazione regolare, una mente costantemente impegnata, la coltivazione di ricche relazioni interpersonali e un’ardua lotta alla pigrizia alla routine e all’accattivante connubio ‘divano – tv’!
PrimaPagina edizione novembre 2014 – di Valeria Di Ubaldo
ALLENARE LA MEMORIA
Un’attività divertente e praticabile in treno, in auto, a piedi, e a ogni età è il fare attenzione ai particolari di una
scena o di un cartellone pubblicitario.
Ad esempio, sull’autobus fermi al semaforo osservate fuori dal finestrino e cercate tutti i particolari e ricostruite
mentalmente la scena, come se fosse un quadro o una fotografia. Oppure, sfogliando una rivista, soffermatevi su
un’immagine per un minuto, poi girate pagina e cercate di ricostruirla nella vostra mente, dettaglio per dettaglio,
poi tornate a osservare l’immagine e verificate se vi siete ricordati tutto.