Proseguono gli appuntamenti di IN NOME DEL PADRE, la ricca e suggestiva rassegna di incontri musicali legati alla spiritualità, presentata fino al 16 aprile nelle più belle chiese di Roma dal Municipio I in collaborazione con il Vicariato di Roma. Domenica 19 febbraio, alle ore 16.00 la Basilica di Santa Maria in Trastevere ospiterà la Messa in Romanì “Murdèvele” con la partecipazione del più famoso musicista rom italiano Alexian Santino Spinelli. Insieme al suo gruppo Alexian Group e a Padre Marco Gnavi parteciperanno alla liturgia membri della comunità Lazio.
IN NOME DEL PADRE è un progetto del Municipio I per promuovere la conoscenza e il dialogo tra le culture in dodici straordinarie chiese di Roma. Ciascun luogo di culto ospita un diverso appuntamento che al suo interno contiene una riflessione di preghiera e un concerto di musiche di ispirazione religiosa, in un ventaglio di stili dal popolare al colto. Testimonianze di uomini di fede si uniscono a un caleidoscopio di musiche che partono dalla Musica antica quali la Messa Gregoriana e le Cantate barocche di Bach per coro e orchestra, per arrivare alla musica Popolare Italiana, Africana, Latino Americana, Asiatica, Araba, Gitana e Gospel.
Santino Spinelli in arte Alexian è un Rom italiano residente a Lanciano in Abruzzo. È il più famoso musicista di lingua Romanì in Italia. Il suo Alexian Group è stato scelto nell’ottobre 2022 per eseguire alcune composizioni musicali tra cui il Murdevele (il Padre Nostro in lingua Romanì) alla presenza del Santo Padre nella Sala Nervi gremita di Rom e Sinti provenienti da tutto il mondo. Santino Spinelli ha due lauree, in Lingue e Letterature Straniere Moderne e in Musicologia, e insegna lingua e Cultura Romaní in diverse Università. di Chieti. È vicepresidente mondiale dell’Unione Internazionale Romaní (IRU), organizzazione non governativa attiva nel campo dei diritti dei popoli romaní, alla quale è stato garantito lo status consultivo presso alcuni organi delle Nazioni Unite. Presidente nazionale dell’Associazione Them è tra i fondatori di UCRI (Unione delle Comunità Romanès in Italia). Nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente Mattarella, in virtù della sua instancabile opera, esemplificata non solo nelle attività accademiche, istituzionali e sociali ma nella sua stessa vita d’artista affermato.