Nella sua ultima raccolta tutte le emozioni evocate dallo scoppio della guerra in Ucraina
di Mira Carpineta
“Questa mattina
Così strana
Così folle
Così reale
Per non sembrare un incubo
Questa mattina era un’alba
Come le altre mattine
Ed invece era il tramonto dell’equilibrio…”
È il 24 febbraio 2022 il giorno in cui queste parole escono dal cuore e dalla mente di Anna Manna perché in quel giorno il mondo ha visto vacillare la sicurezza e l’equilibrio, date per scontate dall’Europa e il pianeta intero, e perché dopo più di 70 anni la guerra è tornata a farsi vedere e sentire fino alle nostre porte. Quella mattina iniziava la terribile guerra in Ucraina, con l’invasione di quel territorio da parte della potenza russa di Putin.
Prepotentemente, l’emozione, il dolore, lo sgomento invadono l’anima di questa poetessa che riesce, con i suoi versi, a trasferire le sue sensazioni, le sue percezioni, la sua sensibilità al lettore.
Anche chi non ha mai letto i suoi versi in precedenza (come me) rimane colpito e coinvolto nel suo “sentire” in modo immediato, tanta è l’empatia che le sue parole riescono ad evocare.
“La poesia è istintiva, quel giorno, nell’apprendere la notizia, sono stata invasa da emozioni profonde che mi hanno fatto perdere l’equilibrio – così spiega Anna Manna il momento in cui ha concepito i versi della poesia che da il titolo alla raccolta: QUESTA MATTINA (24/02/2022), pubblicata nel mese di febbraio da Tabula Fati, la Casa Editrice di Marco Solfanelli (Chieti).
Il crollo emozionale sfocia nella poesia “che esprime il lato sentimentale del dolore”- spiega l’autrice. Inizia così un percorso di ricerca di momenti e versi in cui aveva già percepito lo stesso stato d’animo e lo stesso disorientamento e trova altre poesie che si legano, l’una all’altra in un crescendo emotivo.
È un percorso che tuttavia tende alla speranza, inevitabile per la personalità di Anna Manna, artista eclettica, innamorata della cultura e di tutte le sue espressioni, a cui ha dedicato e dedica tutto il suo tempo e la sua vita, perché “come dice Nerio Risi, la poesia costa una vita- continua la poetessa – e io sono innamorata della relazione tra chi scrive e chi legge”.
Abruzzese d’origine, terra dei suoi nonni, dove ha vissuto i giorni di vacanza dell’infanzia e dell’adolescenza, Anna ne ha catturato le peculiarità di una sensibilità al tempo stesso forte e delicata. Figlia dello scrittore Gennaro Manna a cui era profondamente legata, e che la immerge nel mondo letterario, dopo la morte del padre, fonda vari premi letterari. Primo e il più importante Fiore di Roccia, che sotto la presidenza di giuria di Walter Pedullà prima e di Gianni Bisiach poi, registra un notevole successo di pubblico e di stampa. Instancabile promotrice culturale e prolifica scrittrice, Anna ha vinto numerosi premi: Premiata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per la Narrativa, e per il volontariato culturale, riceve la Medaglia d’argento della Commissione cultura della Camera dei Deputati e il Premio Sinite Parvulos per la raccolta delle poesie per la morte di Papa Giovanni Paolo, curata insieme al figlio Alessandro.
Bibliotecaria di professione, presso La Sapienza, università dove si è laureata, per Anna la cultura è “uno slancio continuo, un concetto, non solo parole, da condividere con il lettore, con cui si stabilisce una relazione empatica”.
Lo stile è istintivo e inusuale quando ricorre, volontariamente, all’uso del maiuscolo nei versi, che “non è un grido, come oggi viene inteso nella scrittura del web”, ma un voler enfatizzare il suo stato emotivo. Questo libro può essere letto dalla prima all’ultima pagina o al contrario, dall’ultima alla prima, ma il viaggio è ugualmente e sentimentalmente appagante.
Bio
Anna Manna, nata a Gaeta, vive da sempre a Roma dove nel 1973 si è laureata in Lettere Moderne presso La Sapienza. È figlia d’arte, suo padre lo scrittore Gennaro Manna (Tocco Casauria, 1922 – Roma, 1990). Poetessa, scrittrice, saggista e cultural promoter, ha svolto intensa attività culturale a Roma e a Spoleto, fondatrice e organizzatrice di premi letterari di rilievo nazionale. Nel web ha lanciato il Progetto “igrandidialoghinelweb”.
Per la poesia ha pubblicato Il raggio ridente di marzo (1994), La Madonnella al porto (1996), Fragole e latte (1999), A largo della polveriera (2000), ha curato antologia Poesie per Karol (2005), Le rosse pergamene. Poesie d’amore 1972-2000, Maree amare – Mare e amare (2007), Umili parole e grandi sogni. 5 poesie per 3 pontefici (2013), Meteorite (2015), Le poesie di Monteluco (2016), Migranti. A passi nudi, a cuori scalzi con Daniela Fabrizi nel 2016, Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori (2020 Premio Città del Galateo a Roma). Sue poesie figurano in numerose antologie tra cui Poesie per anime gemelle – Racconti d’amore di grandi poetesse e grandi poeti (2009) a cura di Francesca Pansa; Lingue di terra e di luna (2017) a cura di Anna Maria Giancarli; La cognizione del colore (2018) a cura di Laura De Luca.
La sua poesia è stata adattata in musica a Recanati (MC) presso il prestigioso Centro Mondiale della poesia negli anni 2000, inserita nel progetto “Il senso dei sensi” a Spoleto (2011) ed esposta a L’Aquila nella Mostra “Corrispondenze” patrocinata dall’UNESCO (2012). Per la narrativa ha pubblicato i romanzi A largo della polveriera (2002) e le raccolte di racconti I cocci in bocca (1998) e Una città, un racconto (2012). Per la saggistica ha pubblicato la raccolta di interviste Noi donne fallibili e degne di miracoli (1995), Il poeta della ferriera (2004), saggio in ambito universitario con altri docenti), A Roma i poeti (2006), L’illimite – Incontro con Corrado Calabrò (2014), Il gatto di Schroedinger sonnecchia in Europa (2014), La biblioteca del dialogo. Dalla biblioteca della custodia alla biblioteca del dialogo (2007). Alla questione femminile ha dedicato le antologie Poetesse per Pechino (1995) e Donne di luna e di scure – poesie nel web scritto con Daniela Fabrizi (2007). Numerosi i premi letterari che le sono stati attribuiti tra cui vanno ricordati il “ Premio Teramo” per un racconto (1999). Per la poesia: il Premio Calliope di Roma (1995), il Premio Ziré d’Oro a L’Aquila (1996), il Premio Lidense di Ostia (1997), il Premio “Sinile Parvulos” assegnato a Città del Vaticano (2005), Premio-pubblicazione Scrivere donna Tracce con raccolta Meteorite, il Premio “Alghero Donna” (2011). Per la cultura: il Premio “ Boncompagni Ludovisi” per il suo impegno culturale nella diffusione della poesia. Nel 2022 l’Associazione Euterpe APS di Jesi (AN) le ha conferito, in seno al X Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” il Premio speciale alla Cultura.