ISTITUTO DI POPPA-ROZZI : VA IN SCENA IL TEATRO INCHIESTA DI DAVID GRAMICCIOLI

Heysel: la violenza, il ricordo e il rispetto.

La tragedia de L’Heysel  al  Di Poppa-Rozzi. Gramiccioli non delude. “Le esperienze peggiori – esordisce Gramiccioli, –  dovrebbero darci i migliori insegnamenti ”.  Lo  spettacolo  a scuola, tra i giovani,  per  raccontare la  storia recente  e  vite simili alle loro.   

Nonostante i molti disagi vissuti dall’Abruzzo, la dirigente scolastica  Caterina Provvisiero,  tenace e risoluta è riuscita, lo scorso 1 marzo,  dopo diversi rinvii dovuti agli  eventi naturali eccezionali  che tutti ben conosciamo, a portare in scena all’Istituto Di Poppa-Rozzi  l’ “Heysel,  tutti sapevano tranne loro” della compagnia del Teatro artistico d’inchiesta insignita del premio Diritti Umani 2012.  Un applauso dei ragazzi è stato destinato alla loro dirigente che, al termine dello spettacolo,  ha voluto condividere la sua personale esperienza (a lieto fine) dell’evento raccontando di tensione ed apprensione per il coniuge presente nello stadio dell’Heysel, proprio in quella particolare e triste trasferta, in un’epoca in cui i telefoni cellulari ancora non era diffusi.

Nonostante le difficoltà tecniche (luce e audio) a cui non c’è stato modo di ovviare a causa di Assemblea studentesca in corso proprio nei locali dove successivamente si sarebbe dovuta tenere la rappresentazione teatrale, Gramiccioli non delude. L’attore -giornalista  (scuola Albertazzi) con grande mestiere ha letteralmente spostato la “scena”  tra gli studenti. Lo spettacolo coinvolgente e commovente ha affascinato gli astanti, incredibile come in un’aula magna gremita di studenti echeggiasse solo la voce dell’attore senza il solito vocio di sottofondo, tipico e scontato per un pubblico molto giovane.  

La storia del piccolo Andrea, un bambino geniale che aveva inventato e reso funzionante una campanella alimentata da batterie a nove volt. La storia di Giuseppina, da tutti conosciuta come Giusy,  morta all’Heysel a soli 17 anni dove hanno trovato la fine i suoi sogni di diventare una giornalista sportiva; Il ricordo e il rimorso di uno degli Hooligans, Tony Evans, divenuto anni dopo la tragedia, un giornalista del Times hanno stimolato un’intensa partecipazione emotiva. Un monologo appassionato ed un racconto puntuale quello di David Gramiccioli per far giungere ai ragazzi il messaggio che la violenza è sempre sbagliata, che solo nel ricordo e nel rispetto della morte si è veramente degni della vita.

Lo spettacolo, prima che nella scuola teramana,  è stato portato nelle migliori scuole di Roma e nei migliori teatri italiani, con l’augurio e la speranza di poterlo (ri)vedere presto anche a Teramo.

di Daniela Palantrani