GIOCHI DEL MEDITERRANEO 2009
Albania, Algeria, Andorra, Bosnia, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Libia Malta, Marocco, Monaco, Montenegro, San Marino, Serbia, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia.
Queste le nazioni partecipanti ai Giochi del Meditteraneo 2009. Sono i giochi della pace anche se c’è da registrare ancora, la pesante assenza di Israele dipesa non dalla scarsa attitudine alle varie discipline sportive degli atleti, ma dalla politica. La sedicesima edizione della manifestazione, inaugurata venerdì 26 giugno, in uno stadio Adriatico gremito, è quella della pace, quella che vuol mettere da parte il discorso politico e godersi fino in fondo il gusto della partecipazione, dello sport, del gioco , delle sconfitte, delle vittorie delle medaglie. Gli abruzzesi si meritano questo appuntamento di prestigio, abruzzesi segnati dal terremoto che ha colpito l’Aquila e tutto l’Abruzzo. Non sono mancati i vip all’inaugurazione, da Berlusconi a Schifani , non sono mancate neanche le Frecce Tricolori in una serata dedicata proprio alle popolazioni colpite dal sisma.
Non sono mancati, ovviamente, gli atleti che hanno sfilato salutando con gioia il pubblico presente. Il nostro portabandiera, Roberto Cammarelle, ha guidato la delegazione azzurra ed un pizzico di emozione ha invaso tutti i presenti. L’Italia è sempre l’Italia, l’azzurro è sempre l’azzurro, quello che affascina, che unisce quando c’è da lottare, sudare, per raggiungere il traguardo sportivo. Un appuntamento importante che fino al 5 Luglio prossimo vedrà gli atleti confrontarsi nelle varie discipline dall’Atletica Leggera, al Beach volley, calcio, Canoa, Canottaggio, Pallamano, Pallacanestro, Lotta , Judo e anche bocce. Insomma ci sono proprio tutte, anche quelle che non sono state mai inserite nel cartellone delle olimpiadi, dallo sci nautico, al golf.
La kermesse pescarese non ha i toni della grande festa, ma è riuscita ad unire, in un unico abbraccio, atleti di nazionalità diversa, atleti uniti nell’amore per lo sport. Sono quindi le Olimpiadi dell’Abruzzo, un Abruzzo che ha poca voglia di ridere, di scherzare, di giocare, ma che sta stringendo i denti e portando avanti la propria battaglia, quella della ricostruzione. Gli abruzzesi, però, sanno vivere l’evento dei Giochi con dignità e soprattutto con lo spirito giusto.