Arrivano al ritmo assurdo di 200 al giorno gli insulti social a Liliana Segre, 89 anni, senatrice a vita, sopravissuta ad Auschwitz e testimone dell’Olocausto. Bipartisan la solidarietà della politica, dal M5s al Pd, da Forza Italia a Italia Viva. Il premier Conte invita il Parlamento a ‘introdurre norme contro il linguaggio dell’odio a tutti i livelli.
Duecento messaggi al giorno incitanti all’odio razziale. Tanti ne riceve, in media, Liliana Segre, memoria storica della Shoah. Lo scrive oggi Repubblica e dell’argomento la senatrice a vita parlerà lunedì in un convegno a Milano dal titolo “Dal Binario 21 ad Auschwitz. Il linguaggio dell’odio: incontro con Liliana Segre”, che si terrà alle 14 allo Iulm.
Il quotidiano, oggi, anticipando l’argomento, ha riportato i dati dell’Osservatorio antisemitismo e alcuni esempi di insulto.
“Questa (…) ebrea di m. si chiama Liliana Segre, chiedetevi che cazzo ha fatto (così è scritto, senza h, Ndr) per diventare senatrice a vita stipendiata da noi ed è pro invasione? Hitler non ai (ancora senza h) fatto bene il tuo mestiere”, cita il quotidiano. Ma la Segre non è l’unico personaggio di spicco nel mirino degli odiatori: ci sono anche Gad Lerner, George Soros, Mark Zuckerberg e David Sassoli.
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