L’Italia, i Grillini e il Futuro.
Forse avevano ragione le voci sagge della gente comune che, davanti a chi prevedeva una vittoria schiacciante del MoVimento 5 Stelle alle ultime elezioni europee, ripeteva il prudente adagio popolare: “piazze piene, urne vuote”. Tant’è. Una cosa è sicura: ci si aspettava quantomeno un risultato alla pari o quasi con Renzi, ma è andata diversamente: molto diversamente. L’amaro in bocca che ne è seguito nei pentastellaƟè comprensibile: del resto è quello che hanno incamerato anche altri parti che hanno ottenuto risultati modesti rispetto a quello che prevedevano e speravano; di certo, stando appunto agli spettacoli di piazza delle sere antecedenti le elezioni, il distacco creatosi tra Renzi e il MoVimento non può che essere considerato sorprendente: facts are facts. Dove e se hanno sbagliato taƫca Grillo e Casaleggio lo lasciamo volenƟeri commentare a chi ne ha voglia: basta e avanza il cicaleccio quotidiano. Ora l’argomento all’ordine del giorno è cosa faranno i tanƟmilitanƟ che hanno creduto nel MoVimento, con passione e sincera dedizione, dedicandosi alla causa senza risparmiare risorse ed energie. Di gente
in gamba il MoVimento 5Stelle non difetta. Magari alcuni stanno ancora “studiando” la poliƟca e come comportarsi di conseguenza non essendo poliƟci di professione, ma è indubbio che persone di valore, preparate, abbiamo imparato a conoscerne, e anche tante. Tutto fa supporre che si divideranno in due schieramenti : il primo che conƟnuerà a credere nella giustezza delle intuizioni del leader storico e dell’ideologo del MoVimento, sostenendo che tuƩo sommato non è che le elezioni europee siano state poi questa gran dèbacle, distribuendo le colpe della disfatta ai soliƟnoƟ: al popolo italiano masochista, ai giornalisti, al governo ladro ecc. Il secondo, farà autoanalisi non necessariamente per transfugare verso altri partiti, ma per riesaminare coscienziosamente l’essenza stessa del MoVimento e porre i rimedi del caso. Se Grillo e Casaleggio hanno avuto l’intuizione geniale di creare e gesƟre questo gruppo, chapeau, onore al merito.
Ma se le loro direttive, le loro strategie di azione hanno causato una sconfitta che il MoVimento non pensava di meritare, forse è il caso di ripensare il tutto: ricompattare la base utilizzando la parte sana, preparata poliƟcamente, che vuole seriamente un’Italia diversa. La rabbia c’è e tanta: in tuƫgli italiani. Sarebbe una leggerezza pensare che chi ha votato Renzi, Tsipras, la Lega, Scelta Civica, Forza Italia, Ncd siano persone senza pensieri, degli irresponsabili beoƟche vogliono lasciare l’Italia andare a ramengo. Siamo TUTTI preoccupaƟper il futuro che ci aspetta, posto che alla vittoria di Renzi si attende che seguano le riforme per lo più sinora solo annunciate. Ma è di tutta evidenza che sono state le reazioni diverse ai Ɵmori per il futuro ad aver decretato la differenza nel voto. Reimpostare il MoVimento, ripensarlo con altri presupposti, pianificare diverse strategie di azione è il dilemma con cui sarà alle prese il nocciolo duro del MoVimento stesso nei prossimi giorni. Ci permeƫamo solo di osservare che forse, con toni più civili e meno esasperaƟle 5 Stelle possono davvero battersela più che dignitosamente in futuro, con il giusto riconoscimento, anche elettorale, che i tanti bravi militanti, impegnate appassionati, meritano appieno.
PrimaPagina edizione giugno 2014 – di Mafalda Bruno