Geniale letterato e commediografo, Mario Fratti, omaggiato dai più grandi critici del mondo, un gigante della cultura italiana. Il giornalista Goffredo Palmerini percorre l’iter della vita del Professore aquilano nel volume “Il mondo di Mario Fratti” recentemente pubblicato da One Group Edizioni. Mettersi a confronto con un giornalista della mole di Goffredo Palmerini non è semplice.
Vuol dire, tuttavia, iniziare un progetto culturale di indiscusso spessore per valorizzare le già tanto acclamate attività teatrali, letterarie e storiche, promosse dall’indimenticabile amico, Prof. Mario Fratti. Palmerini ci racconta di un uomo che si configura come l’analogia della letterarietà, critico teatrale e commediografo raro. Con il libro “Il mondo di Mario Fratti” corona il sogno della glorificazione di un esemplare drammaturgo italiano vissuto a New York e da poco scomparso.
Il talentuoso Professore era nato a L’Aquila il 5 luglio 1927 e deceduto nell’aprile 2023 a Manhattan. Come dimenticare la sua grande umanità e generosità? Gli incontri dell’Advisory Board di AIAE (Association of Italian American Educators) con il maestro di vita, Mario Fratti, sono serviti non solo a coniare due anime “dal cor gentile”, per dirla alla Guinizelli, ma ad avvitare per sempre un profondo legame spirituale e morale tra i due aquilani, mai disgiunto.
Palmerini e Fratti a Little Italy – NY
Fratti e Banderas
Le loro opinioni venivano scambiate fraternamente a New York, dove “l’eroe della scena” viveva dal 1963 e dove aveva svolto il suo ruolo di Professore prima alla Columbia University e poi all’Hunter College. Molti gli eventi culturali, alla New York University, all’Italian American Museum, al Westchester Community College e al Westchester Italian Cultural Center dei quali Fratti e Palmerini sono stati protagonisti. Sono poi note le missioni culturali a Boston, Princeton e Philadelphia.
L’ineguagliabile autore teatrale, di grande tempra e carisma, è stato osannato da 7 Tony Award, che per il teatro è come l’Oscar per il cinema. Il mondo ha celebrato le cento commedie e drammi di Fratti. Sono opere che hanno varcato più di 600 teatri, dagli Stati Uniti all’Europa, al Brasile, Messico, Argentina, Australia, Cina, Giappone, Russia, Corea, Turchia.
Fratti, Professore di lingue, con totale padronanza della lingua inglese, negli anni ‘60 aveva ottenuto celebrità al Festival di Spoleto con il suo atto unico “Suicidio”, apprezzato da Lee Strasberg, che lo mise in scena a New York nel 1963, all’Actor’s Studio. Fratti andò a New York alla prima teatrale dell’opera. Fu un grande successo, cui ne seguirono altri e Fratti restò nella Grande Mela. Nelle sue opere traspare una scrittura teatrale gradevolmente leggera e dai finali imprevedibili, una satira impercettibile, promotrice della sottile e ingegnosa denuncia politica e sociale.
Oltre a drammi e commedie, Fratti aveva scritto un romanzo e un libro di poesie. C’è anche un musical, Nine, ispirata dal film Otto 1⁄2 di Federico Fellini, con consensi per la critica e duemila repliche. Nell’ultimo revival emerge alla grande con l’interpretazione di Antonio Banderas.
È la figura di un alto artista, Mario Fratti, che il giornalista Goffredo Palmerini ha illuminato per le sfumature delle attività formative ed educative, qualità che lo hanno reso celeberrimo. Se è vero che la vera amicizia non muore mai, è anche scontato che il mondo di Mario Fratti è quell’inedito e ineccepibile amico che Palmerini discerneva bene.
È ciò che Palmerini rivela nel libro: le sfumature, il carattere, la sontuosità delle manifestazioni di generosità del Prof. Fratti. Spiccano nel libro i disegni della sua mente eccelsa, i segreti che sembrano affiorare dal suo animo. È questa la magistrale capacità, che i critici d’arte dovrebbero svelare. “Il mondo di Mario Fratti” fa estasiare il lettore nella scoperta di valori che ogni uomo dovrebbe emulare.
Il suo dissidio interiore diventa pacatezza e serenità attraverso le sue opere, come cita Palmerini di Lui. Le conversazioni intellettuali ed amichevoli, mentre sorseggiano insieme al bar una bevanda, si colorano di vivide sfumature titaniche. Sembrano due colossi della cultura, due Cesari per antonomasia.
Entrambi simili nella fresca modernità della scrittura. Questa mai arcaica; tradizionali nel forte legame alla terra d’origine, L’Aquila mai dimenticata, fulcro e obiettivo italiano mai offuscato. Le doti culturali di Mario Fratti sono state decantate svariate volte nella trasmissione radiofonica “Sabato italiano” di Radio Hofstra University di New York, dalla conduttrice Josephine Buscaglia Maietta, sua allieva durante gli studi universitari all’Hunter College. Lei lo ha sempre stimato ed encomiato per il suo talento.
Più volte lo ha insignito personalmente, padre della scena. Così soleva compararlo, come sua fervida ammiratrice e sostenitrice in molti eventi culturali e artistici. La memoria del brillante letterato Mario Fratti resterà indelebile, memoria storica per tanti italoamericani come lui.
E il libro di Goffredo Palmerini racconta il trionfo di un italiano, creatosi con le proprie forze e con la sua fulgida intelligenza. È il tributo verso un grande genio della cultura, coronato tra i più grandi drammaturghi nel mondo dal Novecento ad oggi.
Ketty Millecro