Un’analisi della Coldiretti del 2011 ha fatto emergere che in Italia sono state chiuse circa ventimila aziende agricole. In questo settore operano 845 mila imprese, iscritte al registro delle Camere di Commercio la cui competitività rischia di essere fortemente compromessa dalle diffi coltà determinate dagli effetti della manovra che, solo con l’IMU, costerà alle imprese agricole nel 2012
un miliardo di euro in più. Secondo Johnny Ruffi ni, enotecnico presso l’azienda agricola Raffaele Tavoletti, il periodo lavorativo che sta vivendo è particolarmente delicato, sia per la diffi cile situazione economica che sta colpendo ogni singolo settore produttivo, sia per il lancio nel mercato di nuove tipologie di vini naturali che potrebbe richiedere del tempo prima di essere “assaporato” pienamente dalla clientela. Oltre a questi problemi, secondo l’enotecnico, bisogna aggiungere quello relativo alla poca conoscenza dell’azienda stessa sull’intero territorio nazionale. Secondo Ruffi ni la situazione attuale potrebbe migliorare attraverso una maggiore conoscenza della “propria” azienda agricola, facendo comprendere al cliente finale le diverse novità nel mondo vinicolo. “Stiamo proponendo una serie di attività di marketing con la speranza di catturare una gran fetta di mercato nazionale e internazionale. La vera nota dolente, -secondo Ruffini, – sono i licenziamenti che avvengono “stagionalmente” in questi settori. Infatti, subito dopo la vendemmia i lavoratori vengono mandati via per poi essere assunti l’anno successivo. “Per questo motivo – conclude – consiglierei al nuovo governo di migliorare i nuovi contratti agricoli, in più vorrei maggiore accessibilità ai fondi regionali per poi investirli anche nella formazione del personale.”