MELONI-TRUMP, COLLOQUIO CORDIALE SULL’AGENDA INTERNAZIONALE

Bocche cucite a Palazzo Chigi ma tra i temi non si escludono Ucraina, Medio Oriente e Cina.

“E’ stata una piacevole occasione di dialogo quella di questa sera all’Eliseo con Donald J. Trump ed Elon Musk”. Giorgia Meloni rientra in Italia soddisfatta dopo il primo faccia a faccia con il presidente in pectore degli Stati Uniti, a margine della cerimonia per la riapertura della Cattedrale di Notre Dame, a Parigi. Tanto soddisfatta da postare sulla sua pagina Facebook alcune foto dei suoi incontri e colloqui con il presidente eletto e con Elon Musk, anch’esso presente alle cerimonie parigine.

Il colloquio viene organizzato quasi all’impronta, dopo la cena offerta da Emmanuel Macron a tutti i capi di stato e di governo presenti. Trump era anche reduce del vertice a tre con il presidente francese e quello ucraino Volodymyr Zelensky.
Dallo staff di Trump e da palazzo Chigi bocche cucite sui contenuti del faccia a faccia, anche se in ambienti politici della maggioranza diverse sono le ipotesi che si fanno sui temi che i due leader dovrebbero aver toccato in questo primo contatto informale nel segno della cordialità, si lascia sfuggire una fonte qualificata. Rapporti buoni che sarebbero stati suggellati anche dall’invito a Washington alla premier alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti il prossimo 20 gennaio.

Dopo le congratulazioni per l’elezione da parte di Meloni, nel tete a tete Trump e la premier dovrebbero aver toccato brevemente, visti anche i tempi stretti, i temi caldi dell’agenda internazionale: dalla guerra in Ucraina alla situazione in Medio oriente, con particolare riferimento alla Siria, ma anche i rapporti con la Cina e la questione della politica dei dazi degli Stati Uniti: politica che potrebbe interessare – in prospettiva – anche l’Unione europea. Tutte questioni che i due leader saranno chiamati ad approfondire in una futura bilaterale , dopo l’insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca.
A dare l’annuncio, la notte scorsa, del colloquio in corso tra Trump e Meloni era stato Andrea Stroppa, portavoce in Italia di Elon Musk: il patron di Tesla è uno degli uomini più vicini al nuovo presidente Usa e lui stesso interlocutore apprezzato della premier italiana.
“C’è stato un incontro tra la Presidente Meloni con il Presidente Trump ed Elon Musk”, scrive Stroppa che poi prosegue: “Leggerete sui giornali improbabili retroscena, non sanno nulla.

Tra l’altro è stato l’unico incontro insieme a quello con il principe William in agenda del presidente eletto e comunicato alla stampa dal suo team. L’Italia ha la rara opportunità di avere un rapporto speciale con gli Stati Uniti, nostro secondo mercato commerciale. Il rapporto di stima con Elon, che molti in Italia vorrebbero boicottare – spiega – ci sta portando in uno scenario nuovo. Felice da italiano di poter contribuire a costruire questa solida relazione che crescerà nei prossimi mesi e si allargherà. Da cittadino invito anche l’opposizione a questo governo a ragionare su come l’Italia possa fare in modo di diventare interlocutore europeo privilegiato affinché ci siano benefici per i nostri cittadini e le nostre piccole e medie imprese. Di nuovo grazie agli amici americani che hanno lavorato per questo incontro e che guardano l’Italia”.
Un post contro il quale si scaglia però Carlo Calenda: “Non si comprende a che titolo un privato cittadino ci relazioni su un incontro istituzionale della nostra presidente del Consiglio.
Le opposizioni – scrive il leader di Azione – faranno ciò che riterranno opportuno, soprattutto per evitare che oligarchi stranieri pieni di boria e conflitti di interesse si infiltrino nella nostra politica. Può risparmiarci raccomandazioni interessate”.

fonte: https://www.ansa.it/