Il conto corrente bancario è un prodotto destinato alla gestione della liquidità del cliente, chi intende aprire un conto corrente, quindi, non si propone di realizzare un investimento, o di raccogliere risparmi, ma esclusivamente di gestire la propria liquidità con un profilo di rischio quasi nullo. Il contratto di conto corrente deve essere redatto in forma scritta; in caso contrario il cliente può eccepire nei confronti della banca la
nullità dello stesso. Un consiglio, prima di sottoscrivere un contratto di conto corrente è opportuno richiedere una copia dello stesso alla banca perle opportune ed attente valutazioni delle clausole e delle condizioni che si andranno ad accettare. Il contratto prevede che la banca si impegni ad eseguire operazioni di incasso e di pagamento su istruzione e nell’interesse del cliente correntista, e consentire il prelevamento dei risparmi accumulati. Il cliente è tenuto a corrispondere spese e commissioni. Il contratto deve indicare le condizioni economiche che verranno applicate nella gestione del rapporto e che gravano sul correntista. Al momento della sottoscrizione, il correntista riceve oltre alla copia del contratto anche il “documento di sintesi”, prospetto che evidenzia in modo sintetico e chiaro le condizioni cui prestare maggiore attenzione. I servizi espletati da un contratto di conto corrente sono molteplici: emissione di assegni, uso di carte di debito e di credito, l’incasso di somme a proprio credito mediante assegni e bonifici, periodico pagamento di utenze, affitti, rate di mutuo, ricevimento di stipendi e pensioni. Si evita la gestione di denaro contante con benefici in termini di custodia dello stesso. I costi sono costituiti da un canone per la tenuta del conto, spese per la registrazione di ogni operazione e commissioni per l’esecuzione delle singole operazioni, la cui misura varia a seconda della loro tipologia (ad esempio: prelievo di contante, utilizzo del bancomat, incasso assegni). Periodicamente si procede al calcolo delle spese di liquidazione (oneri e interessi). Gravano sul cliente anche spese per imposte bollo e quelle postali per la corrispondenza. Il costo complessivo del conto dipende pertanto da una componente fissa e da un’altra variabile, legata alle modalità e frequenza di utilizzo.