L’ennesima puntata dell’ennesima storia su cui premono interessi formidabili:al solito, la politica litiga. Al fin della licenza, sono state toccate le poco sacre sponde dell’approvazione del bilancio del Ruzzo, con i voti dei sindaci di maggioranza di centro-destra (21 favorevoli, 9 contrari,1 astenuto). All’inizio dei lavori il sindaco di Giulianova, Mastromauro, ha proposto di invertire
i punti dell’ordine del giorno, mettendo al primo posto il nuovo Cda: sospensione della riunione e no di rito. E’ facile immaginare come nei minuti tra il primo e secondo round ci siano state baruffe di palazzo che poco hanno a che fare con l’acqua e il bene comune dei cittadini. Ancora sugli scudi, il sindaco della città rivierasca ha incalzato l’assemblea dei soci sindaci sull’illegittimità di atti su cui si è dato già conto: si ricorda unicamente che per la linea del centro-sinistra la procedura seguita dal Cda, per rimpiazzare il presidente Strozzieri, non era valida e dunque, con la ricomposizione del Cda, presieduto da Scuteri, il bilancio andava approvato sanando le irregolarità pregresse. Il Ruzzo ha emesso una nota pubblica in cui si afferma che l’attuale Cda rispecchia i 4/5 del precedente stesso organo, che ha portato il bilancio al voto dell’assemblea dei soci. Fine delle trasmissioni, dacché gli altri punti sono stati rimandati: niente approvazione del bilancio programmatico in attesa del parere dell’Ato – allora, alla Catalano,viene da chiedersi perché sia stato messo nell’odg – e l’azzeramento del Cda. Ancora Mastromauro:”Resta il fatto che è stato votato un bilancio che mette a rischio i territori, quando sarebbe stato sufficiente un rinvio per sanare la situazione”. Inoltre, l’avvocato giuliese ha affermato che “il rinvio dell’azzeramento del Cda suona invece come il segno di divisioni interne per il centrodestra”. Ovviamente di parere opposto le forze dell’altra sponda: per Valeria Misticoni, delegata dal sindaco Brucchi: “I fatti hanno dimostrato che non esistevano i dubbi di legittimità posti dal centrosinistra, che invece ha messo ancora una volta in evidenza la sua irresponsabilità. Questo bilancio rappresentava per l’80% la gestione del centrosinistra. Grazie al voto del centrodestra il Ruzzo è stato messo in condizionidi guardare al futuro, e di iniziare a pensare finalmente ai problemi reali come la carenza idrica”. Chiaramente, delle due, l’una: secondo una parte politica “il territorio è a rischio” secondo l’altra si può cominciare a pianificare il futuro perché le scelte fatte sono giuste. A chi credere?