Dal 4 al 10 luglio Teramo ha ospitato la 40esima edizione dell’Interamnia World Cup, manifestazione internazionale dedicata all’handball giovanile. Approfondiamo questa disciplina con il presidente federale, Francesco Purromuto. La pallamano in Italia compare per la prima volta nel 1938 sui campi di calcio, con “undici giocatori” e in una versione che è ormai lontana parente del gioco veloce e spettacolare che oggi delizia tutta l’Europa. Attualmente
la pallamano si gioca in 7 contro 7, su un campo 40 x 20. In italia e nel mondo A promuovere in Italia questa disciplina è la Federazione Italiana Giuoco Handball(F.I.G.H.), la quale nasce il 20 dicembre 1969 con lo scopo di sviluppare, organizzare e disciplinare nel territorio nazionale lo sport della pallamano, in tutte le sue forme e manifestazioni, ivi compresa la pallamano da spiaggia, il Beach Handball. A livello mondiale, la diffusione della pallamano è assoluta. Viene giocata in 183 paesi e conta circa 800mila squadre e 19 milioni di atleti. In Italia conta circa 40mila tesserati con 460 società affiliate. Gli arbitri nella nostra penisola sono 490 ed i tecnici oltre 1000. I principi dell’handball La pallamano è uno sport basato su movimenti naturali quali correre, saltare, lanciare. Ogni formazione iscrive a referto fino a 14 giocatori. Le partite si svolgono nell’arco di due tempi da 30 minuti, con la possibilità di fermare il tempo quando gli arbitri lo ritengono necessario. Ogni squadra dispone di un time-out da 1 minuto per tempo. I giocatori di campo possono muoversi liberamente sul terreno di gioco, ma non possono entrare nell’area delle porta ad esclusivo uso del portiere. Il pallone, le cui dimensioni variano a seconda delle categorie, può essere giocato solo con le mani e il giocatore può compiere con esso non più di tre passi. Non esiste un limite di tempo per concludere un’azione, ma la squadra in possesso di palla deve manifestare l’intenzione di andare a concludere, altrimenti può subire la sanzione di “gioco passivo”. I falli commessi vicino all’area di porta (area dei 6 metri) sono sanzionati con punizione da 9 metri. I tiri di rigore sono battuti dalla linea dei 7 metri. I falli più gravi comportano la sospensione del gioco per 2 minuti ed alla terza esclusione temporanea il giocatore è allontanato definitivamente dal terreno di gioco. La partita è diretta da due arbitri. Come avvicinarsi alla pallamano? Il percorso per chi vuole diventare giocatore di pallamano può iniziare già dalla scuola primaria, e dunque la FIGH ha varato il Progetto “Pallamano… il gioco del Fair Play”, con il quale vuole offrire proposte operative concrete al mondo della scuola, riconoscendone il ruolo di “Centro di aggregazione culturale e sociale del territorio”. Obiettivo educativo della proposta non è quello di cercare anzi tempo “campioni per la panchina”, né di esasperare l’agonismo, ma di favorire e diffondere comportamenti leali e costruttivi, stimolando in tutti i protagonisti la partecipazione attiva e responsabile all’attività motoria. È per questo che la Federazione Italiana Giuoco Handball organizza gratuitamente corsi rivolti al personale docente e mette, altresì, a disposizione vari supporti, quali palloni, porte e mute da gioco, gadget per alunni ed insegnanti. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: www.figh.it.