One billion rising ovvero Balliamo sul mondo.
Un miliardo di donne che subiscono violenza sono un’atrocità. Un miliardo di donne che danzano una rivoluzione possono porre fine a questa terribile situazione. Oggi in molte città questo intento ha visto unite donne dal pensiero diverso, ma concordi sulla necessità di un cambiamento culturale non più rimandabile. Anche
Teramo ha avuto il suo momento “flash mob” oggi pomeriggio, in piazza Martiri, dove si è vissuto un “san valentino day” diverso. Lo striscione del comitato “Sen non ora quando” sulle scale del duomo ha fatto da scenario alla musica e ai balli che dalle 17 del pomeriggio hanno animato la manifestazione. E dopo la festa gli interventi delle donne teramane in politica ovvero le candidate alle prossime elezioni, di tutti o quasi gli schieramenti, che si sono avvicendate al microfono dell’organizzatrice per ribadire impegno e testimonianza trasversali sull’argomento . Peccato solo per lo sparuto e infreddolito auditorio rimasto fino alla fine. Davvero troppe, ancora, le persone che preferiscono “ignorare” questo problema, nonostante i continui casi di cronaca che vedono vittime di atroci delitti donne di tutte le condizioni sociali (ultimo il caso del campione Pistorius che ha ucciso la fidanzata sparandogli e dichiarando di averla scambiata per un ladro) e di ogni paese, dalle metropoli alle periferie. Vittime di violenze sia in casa che fuori per una anacronistica concezione di generi che non può più trovare giustificazioni in questa epoca. “le donne non sono una minoranza da proteggere, ma individui con uguali diritti e pari dignità” -questo il concetto espresso in conclusione da tutte le donne politiche che hanno partecipato alla manifestazione – “ma prima di chiedere rispetto ad altri è necessario che le donne lo pretendano da esse stesse”.