L’intensificarsi della competizione su scala mondiale ha portato, nell’ultimo decennio, un numero sempre maggiore di imprese minori a ricercare nuove opportunità sui mercati internazionali. L’internazionalizzazione, oggi, non è più solo una modalità con cui l’impresa crea valore, estende il proprio vantaggio competitivo ed accede a nuove opportunità, ma nell’attuale
contesto economico, è una via obbligata per la sopravvivenza ed il successo dell’impresa nel tempo. Per l’impresa, l’internazionalizzazione è una decisione complessa, accompagnata da un processo di trasformazione aziendale, spesso irreversibile, che riguarda, tra gli altri, gli assetti finanziari, la struttura organizzativa e tecnica, il posizionamento sul mercato e la gestione delle risorse umane. Le problematiche nelle quali si troverà l’impresa di minore dimensione sono concentrate sulle barriere di ingresso e penetrazione del mercato. Qui le potenzialità tecniche imprenditoriali, sono molto importanti, il know-how non è sufficiente. Gli strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione devono essere forniti dallo Stato, solo come “occasione e strumento” ( al fine di evitare inutili sprechi di denaro e cattedrali del deserto), e dal sistema bancario che però in Italia non è “strutturalmente e naturalmente” portato ad un “venture capital”. Non è pensabile oggigiorno introdursi in realtà diverse dal punto di vista geopolitico e finanziario, avventurarsi senza cognizioni politiche, economiche dello stato ospite. Per l’Abruzzo, l’Africa (dal Marocco all’Angola passando per la Libia liberata dal dittatore Gheddafi) rappresenta opportunità molteplici per i numerosi rapporti economici attivati tra imprenditori abruzzesi e rappresentanti istituzionali dei paesi africani più virtuosi nel settore edilizia, agricoltura ed infrastrutture. E’positivo che realtà frizzanti come le Pmi scelgano di trovare punti di contatto con l’Africa da un’ottica diversa: non colonialismo, investimento meramente assistenzialistico, ma cooperazione e sviluppo: l’Africa ora è più pronta a recepire le possibilità di sviluppo.