Si è svolto a L’Aquila l’incontro tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e alcuni sindaci del teramano per la realizzazione del nuovo ospedale di Giulianova, che dovrebbe sorgere dalle parti di Via Cupa. Se tutto va come previsto- e si sa come vadano le cose nel nostro Paese- il nuovo nosocomio costiero dovrebbe, forse, aprire nel 2020-2025! Appena l’anno scorso l’ingegner Sabatino Casini, manager dell’Asl di Teramo
per un quinquennio, si esprimeva così: “Si sente sempre più spesso parlare della costruzione del nuovo ospedale di Giulianova, dei veti e delle diffi coltà che impedirebbero tale realizzazione, ma nessuno dice che alla base di tutto ciò vi è una scarsa conoscenza del problema. Negli anni si sono avvicendati a vario titolo tanti, forse troppi attori, ma tutti non protagonisti ed il risultato è quello che ascoltiamo: «manca tutto». Tutto ha inizio il 22 luglio 2005 nel consiglio comunale di Giulianova n. 86 . Ciò che è interessante notare è che la conclusione del consiglio fu che si chiedeva di non volere la costruzione del nuovo ospedale, adducendo motivazioni che sono contenute sempre nella citata delibera, e che sarebbe triste riportare nella sua interezza. È interessante, tuttavia, segnalare come si chiedesse l’ampliamento del padiglione ovest con una conseguente dotazione tecnologica, senza, però, specificare in quale sito installarla”. E’ tutto davvero molto strano: c’è chi dà la colpa a Del Turco il quale avrebbe – processo in corso e accuse da provare!- messo in ginocchio la già fragile sanità abruzzese, chi fa risalire le colpe a Pace, chi addirittura a Remo Gaspari…, chi dice che i soldi c’erano già dieci anni fa, e che non si sa che fi ne abbiano fatto… C’è invece chi afferma che l’attuale Giunta regionale abbia raggiunto sì la parità di bilancio nella sanità, ma col “trucchetto” di aver lasciato fuori dai conti i pazienti che vanno a curarsi fuori regione causa mancanza di strutture in Abruzzo. Infatti, la Asl “esterna”, ricevendo un paziente esente dal ticket che viene da fuori regione, si rivale successivamente con la Asl di provenienza per il rimborso delle spese sostenute. Dato che i nostri conterranei che vanno a curarsi fuori sono moltissimi… altro che parità! Al solito, si rimpallano le competenze Asl, Comune, Regione, Ministero. Si rinvia all’ennesimo consiglio comunale a tema, in quel di Giulianova, per una storia che sembra non avere fine.