LETTERE AL DIRETTORE – GENNAIO 2014

lettere-al-direttore1-300x155Gentile Direttore,

in un vs. articolo di Prima Pagina del mese di novembre 2013 firmato da Clementina Berardocco, si afferma, in un’intervista con il dott. Mastalia, “che in Abruzzo, grazie anche al contributo del presidente del Tribunale del malato di Teramo, Vincenzo Di Benedetto, si è giunti al riconoscimento di contributi per alcune terapie cognitivo comportamentali quali l’ABA”. La sottoscritta, avendo dei conoscenti che non possono più far fronte alle spese per le terapie per il proprio figlio autistico, ha contattato il Dott. Di Benedetto il quale ha smentito quanto riportato dal giornale anzi sarebbe stato felice di questa notizia se fosse stata veritiera ma purtroppo, nonostante abbia cercato di sensibilizzare i nostri amministratori organizzando anche un convegno a conclusione del quale si stilava una proposta di un documento di impegno da parte delle istituzioni per migliorare i servizi e le prassi territoriali non ha ottenuto alcun riscontro positivo. Sarebbe utile conoscere su quali basi il dott. Mastalia ha affermato quanto sopra e se in futuro sarà possibile dare un aiuto a tutte quelle famiglie che si trovano a dover scegliere se far curare il proprio figlio, visto che le spese da sostenere mensilmente non possono essere affrontate con un normale budget familiare, o rinunciare ad una speranza di vita migliore. Ringrazio per l’attenzionee distintamente saluto.

Patrizia Casaccia

 

Gentile lettrice,

a seguito della sua segnalazione la nostra collaboratrice e autrice dell’articolo ha interpellato l’avv.Mastalia il quale le ha rilasciato le seguente dichiarazione: “nel corso di un incontro sul metodo ABA tenutosi circa un anno fa a Teramo ed organizzato dal locale Comitato Montinari al quale partecipammo io ed il Dott. Danilo Verdicchia come relatori, il presidente del Tribunale del Malato ebbe modo di lodare la nostra preparazione affermando di voler operare al fine di consentire alle famiglie di poter accedere a tale metodo; tanto è vero che nei giorni successivi avemmo modo anche di parlarne al telefono e lui mi disse che si sarebbe impegnato personalmente. Successivamente, mi è arrivata voce dall’Abruzzo che era stata approvata la possibilità di avere il rimborso delle spese per ABA”. Per quanto ci riguarda invece abbiamo cercato, senza successo, di contattare il dr Di Benedetto al suo cellulare, e anche se al momento non siamo ancora in grado di fornire ulteriori notizie (nell’articolo, d’altraparte, si parla di “intenzioni” piuttosto che di azioni già eseguite), continueremo a richiedere informazioni nella speranza di riuscire ad essere di aiuto a lei e alle persone che vivono quotidianamente questa difficile realtà. Così come offriamo al dr Di Benedetto lo spazio su queste pagine per una sua personale risposta, qualora lo volesse.