Lancia la sua sfida ai sindaci dei dodici comuni della vallata Alberto Pompizi, presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata “Città Territorio”, proponendo una “Super Unione dei Comuni” della provincia di Teramo. Questo per sopperire alla norma che entrerà in vigore a partire dal 30 settembre 2012, termine entro il quale i Comuni con meno di 1000 abitanti dovranno esercitare tutte le funzioni amministrative e i servizi attraverso le unioni o
in convenzione, mentre i centri con una popolazione fra i 1000 le e i 5000 abitanti saranno tenuti a svolgere in forma associata almeno due delle sei funzioni fondamentali. «Bisogna associarsi per migliorare i servizi e ridurre i costi – afferma Pompizi –. Per questo propongo una riflessione ai colleghi sindaci della provincia di Teramo, per il potenziamento funzionale della più grande Unione di Comuni che è appunto quella della Val Vibrata, che può certo avere il ruolo di Super Unione essendo stata la prima e con più comuni associati. Mi auguro che questa mia proposta progettuale abbia la giusta attenzione delle parti coprotagoniste del prossimo e invitabile cambiamento nella realtà degli enti locali, alla luce delle disposizioni di legge da rispettare nella tempistica per la loro attuazione». Si dice d’accordo con il presidentedell’Unione, il vice sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi: «Ben venga il potenziamento funzionale del sistema di rete dei servizi unici associati. Ad oggi le funzioni associate sono soltanto due, quella dei rifiuti e il sociale. Sarebbe auspicabile ampliare il contesto magari partendo dalla polizia locale unica, tema molto sentito dai cittadini perché riguarda il primo presidio del territorio. Per fare ciò i sindaci devono però superare i localismi e avere una visione meno campanilistica. Ad esempio, il comune di Nereto ha portato all’attenzione dei sindaci la problematica della soppressione dell’ufficio del Giudice di Pace di Nereto, chiedendo ai comuni dell’Unione la disponibilità nel compartecipare alle spese di gestione dell’ufficio,unico modo previsto dal disegno di legge per evitare la soppressione dello stesso. Purtroppo ad oggi le risposte sono state, diciamo, molto timide a parte qualche eccezione». Si dice scettico invece il primo cittadino di Controguerra, Mauro Giovanni Scarpantonio: «Non vedo la necessità di fondare una super unione, basterebbe far funzionare quella attualmente in atto. L’attuale insieme dei Comuni aderenti all’Unione comprende realtà molto diverse tra loro; si pensi infatti alla compresenza di paesi costieri, collinari e montani che presentano problematiche disomogenee.Si fa molta fatica quindi a gestire un insieme così vasto. Per quanto riguarda poi la normativa che prevede la gestione delle funzioni amministrative e i servizi attraverso le unioni o in convenzione, devo direche abbiamo già provveduto da tempo, stipulando delle convenzioni con i comuni limitrofi di Corropoli, Nereto e Torano, ad esempio».Non si discosta da questa posizione, l’opinionedi Dino Pepe, sindaco di Torano Nuovo che, come Scarpantonio, ha provveduto a unire la gestione di alcuni servizi già dal 2011: la segreteria comunale con il Comune di Ancarano e la Polizia Municipale con il Comune di Controguerra, cui si è aggiunto anche il Comune di Nereto a partire da quest’anno. «Insomma – conclude con un velo di polemica Pepe – prima di pensare a una super unione penserei a far funzionare meglio l’Unione».