La chiesa di Santa Maria degli Angeli sorge nel cuore del centro storico di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, e risale al XIV secolo, all’epoca del regno di Roberto D’Angiò e di papa Giovanni XXII. E’ detta anche Chiesa “delle Laudi”, dal nome dell’unica confraternita presente a Civitella fino al 1500,
o più comunemente “della Scopa”, nome che secondo la tradizione deriva dallo strumento con cui i confratelli si flagellavano. Lo stemma con le insegne della confraternita, in legno e ferro, è visibile al di sopra del portale d’ingresso. Il luogo sacro si mimetizza nella complessità degli edifici che a Civitella si fondono assieme seguendo una confusa armonia fatta di pietre e caldo travertino. E’ una chiesa di piccole dimensioni, la più piccola del paese, a una sola navata con volta botte, sulla quale si aprono dipinti a tempera a soggetto religioso. E’ sormontata da un tetto a capriate e sotto il cornicione sono visibili i mattoni dipinti a losanghe bianche e rosse, tipici del territorio teramano dal XV secolo. Nel 2004 i primi interventi di restauro, rivolti al consolidamento dell’edificio e alla canalizzazione delle acque piovane per diminuire l’umidità interna che aveva portato al deterioramento sia strutturale che dell’apparato pittorico interno. Successivamente, grazie anche all’operosità e alla sensibilità culturale del parroco di Civitella, don Aleandro Cervellini e alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storico Artistici, i lavori di restauro sono stati completati e nel 2010, sotto la direzione dell’architetto Domenico Onori, hanno interessato le facciate della chiesa, le pitture e infine le strutture in legno. Le pitture interne, appesantite dall’umidità proveniente soprattutto dalla parete della chiesa addossata alla roccia, hanno subito un intervento delicatissimo ed ottimale da parte del restauratore ascolano Rino Angelini con l’aiuto di Oto Oresko e con forte attenzione al dato cromatico, i colori infatti erano ormai visibilmente alterati rispetto agli originali. Sulla facciata esterna, nella lunetta sopra il portone d’ingresso, è tornato a splendere il delicato affresco della seconda metà del ‘500 nel quale la Madonna col Bambino, affiancata dai Santi Francesco e Ubaldo, si eleva su di un cielo azzurro intenso nel quale sono sospesi due angeli reggenti un cartiglio con la scritta “Regina-Angelorum”. Oltre ai rivestimenti in legno degli altari laterali dedicati, quello nord a S. Antonio di Padova e quello sud alla Madonna dei Sette Dolori, si segnala il recupero del coro in legno dietro l’altare, dallo stile neogotico ed attribuito al XVIII secolo, che versava ormai in una condizione disastrosa. La chiesa è stata finalmente riaperta a fedeli e turisti con la celebrazione solenne del 19 marzo 2011 presieduta dal vescovo di Teramo Monsignor Michele Seccia, evento al quale hanno partecipato con grande entusiasmo gli abitanti del luogo. Oggi la chiesa, restituita della sua originaria grazia, è un punto di passaggio obbligatorio per quanti si recano in visita all’antico borgo civitellese, terra di confine e di incontro tra l’Abruzzo e le Marche. Il restauro di S. Maria degli Angeli è il secondo in ordine di tempo degli interventi che a Civitella del Tronto sono stati promossi per il recupero degli edifici sacri del centro storico, iniziati con la riapertura della chiesa di S. Francesco (XIV secolo) e che si concluderanno a breve con la chiusura dei lavori presso la Chiesa di San Lorenzo (XVI secolo) dominante la piazza principale.