CasaPound Italia è un’associazione che si è costituita burocraticamente nel 2008 a Roma. Presidente e fondatore Gianluca Iannone. L’attività iniziale dell’associazione era l’occupazione d’immobili nella provincia romana per contrastare l’emergenza abitativa in cui versano molte famiglie. Dopo
l’esperienza capitolina si diffonde al livello nazionale in diciotto regioni, tra cui anche l’Abruzzo. Il pensiero politico si rifà al fascismo repubblicano. Per simbolo una tartaruga con guscio ottagonale (indice di longevità) e il nome quello del poeta- economista americano Erza Pound. Abbiamo ascoltato il coordinatore di CasaPound Italia per l’Abruzzo, Simone Laurenzi: “Non nego che la nostra ideologia politica derivi dal fascismo, ma siamo ben consapevoli di vivere nel 2012. Non siamo nostalgici e non vorremmo essere inseriti nel calderone dei gruppi estremisti. Tra le nostre iniziative ci sono quelle legate al volontariato. Vedi il gruppo Salamandra, ora membro autonomo della Protezione Civile, che durante il terremoto del 2006 a L’ Aquila ha partecipato agli aiuti con volontari giunti dalla Sicilia e da Bolzano. Il comune di Poggio Picenze ha proposto la cittadinanza onoraria a Gianluca Iannone. Dal movimento politico nasce anche la onlus Solidarieté Identités. Sosteniamo quei popoli emarginati, oppressi dalla situazione economica globale, che lottano per preservare cultura e identità del territorio nel loro paese. Abbiamo partecipato a missioni umanitarie nel Barhein, in Kosovo, e l’ultima in Kenia. C’è anche il progetto Braccia Tese, volto ad aiutare disabili, disagiati, famiglie in difficoltà. Promuoviamo scuole calcio e altre attività sportive. L’azione politica consiste nell’emanare proposte di legge, come ad esempio quella per le madri lavoratrici che con il part- time vedono dimezzato anche il loro stipendio. L’ultima proposta è Ferma Equitalia” .Termina Laurenzi: ” Ci sono stati episodi di aggressione alle persone che raccoglievano le firme per quest’ultima proposta e vorrei chiarire che noi non siamo contro Equitalia, chiediamo maggior tutela e buonsenso. Vorremmo impedire ipoteche per crediti inferiori al 30 per cento del valore dell’immobile adibito ad abitazione principale del cittadino; evitare il pignoramento dei beni vitali per le aziende, rendendo così impossibile il loro recupero. Evitare l’indiscriminata azione delle banche sui conti correnti dei privati”.