In questo periodo di grave crisi economica, “la peggiore e la più grave della storia europea” secondo le parole di Mario Monti all’ assemblea generale dell’ Onu, in molti chiedono la rifondazione della politica e una riforma dello Stato. Mentre il sistema capitalista fallisce, i politici europei propongono
un nuovo capitalismo basato sull’ ingerenza delle banche nella gestione delle spese degli stati. Una cosa è certa, il bilancio su come superare il più importante trauma subito dai mercati dal dopoguerra è pieno di ombre, perché ha portato ad un generale peggioramento della qualità della vita. L’America Latina è un altro discorso. C’è un movimento politico, il “socialismo del secolo XXI” in Venezuela, che vive giorni di gloria e che si arricchisce di più seguito, come evidenzia la vittoria di Hugo Chavez sul giovane avvocato Capriles nelle elezioni presidenziale dello scorso 7 ottobre, con 7 milioni e mezzo di votanti, il 54,4% dei quali ha scelto la “rivoluzione bolivariana” – cosi chiamata da Chavez. Il progetto politico venezuelano sta trovando spazio in altre nazioni del sud America: Argentina, Bolivia, Ecuador, Brasile e in America Centrale, il Nicaragua. Il Fondo Monetario Internazionale segnala che in questa crisi la regione sudamericana sta reagendo meglio, sia attraverso quadri politici più credibili, sia per il suo potere economico basato sull’ agricoltura, esportazione di materie prime e di petrolio nel caso venezuelano. L’attuale modello latino-americano di socialismo che abita la capitale del Venezuela, Caracas, si basa sul concetto della partecipazione sociale nelle decisioni sulla spesa pubblica, con aiuti monetari del governo ai ceti più poveri, programmi sociali e partecipazione democratica. Autogestione e potere popolare. In ambito economico hanno avuto inizio esperimenti di cooperativismo, associazioni, proprietà collettive, banche popolari e di imprese di produzione sociale e comunitarie. Non passa inosservato il trionfo di Mariano Rajoy con il Psoe in Spagna o la vittoria di François Hollande in Francia con il partito socialista. Il socialismo continua ad espandesi nel mondo, ma cosa significa? È il nuovo cammino per uscire dalla crisi o è alimentato dalla sfi ducia del popolo nei politici che hanno peggiorato il panorama economico italiano e mondiale? Presto scopriremo la decisione degli italiani.