“Interverremo per fermare la intermediazione degli appalti e per limitare il fenomeno dei subappalti. Entro il 20 luglio mi impegno a presentare una proposta organica per garantire norme piú efficaci e trasparenti sulla ricostruzione privata. Deciderá poi il governo
quale dovrá essere il veicolo legislativo piú appropriato. Nei prossimi giorni ascolteró tutti i soggetti coinvolti, per arrivare ad un testo condiviso, a partire dai parlamentari, dai sindaci e dalle associazioni sindacali e di categoria. Così il sottosegretario all’Economia , Giovanni Legnini , al vertice convocato in Prefettura all’Aquila il 1 luglio 2014, sulla sicurezza dei cantieri e la lotta al lavoro nero. Presenti alla riunione, oltre al Prefetto, Francesco Alecci, al prefetto Alessandra Guidi, componente del Comitato di coordinamenti per l’alta sorveglianza delle grandi opere (Ccasgo) e ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il sindaco della città, Cialente, l’assessore Di Stefano e i responsabili delle parti sociali. Il sottosegretario ha sollecitato, tra l’altro, l’avvio in tempi rapidi del sistema dei badge, per rendere piú efficace il controllo di tutti coloro che lavorano nei cantieri sulla base della proposta elaborata dal Comune dell’aquila. “Si tratta di un obbligo che spetta alle imprese assolvere d’accordo con i sindacati”, ha spiegato Legnini. Per quanto riguarda le nuove norme sulla ricostruzione privata, tre i principali capitoli sui quali si dovrebbe intervenire: il divieto di ogni forma di intermediazione negli appalti sul modello della disciplina del settore pubblico, “anche se delicato perché riguarda soggetti privati”. E come terzo elemento “ maggiore completezza informativa delle white list, per ottenere costantemente un quadro aggiornato dei contratti stipulati delle imprese. Infine, un meccanismo che contempori l’entità dei contributi con la concorrenzialità, in quanto la norma sull’obbligo di invito a cinque ditte non sta dando risultati apprezzabili. Trasparenza e legalitá – ha concluso il sottosegretario – non sono solo valori in sé ma rappresentano una condizione imprenscindibile per continuare speditamente la ricostruzione e per ottenere le ulteriori e necessarie risorse pubbliche”.
PrimaPagina edizione Luglio 2014 – di Antonio Piccolo