Le previsioni “vacanziere” per la bella stagione si preannunciavano disastrose, e invece, con cauto ottimismo, abbiamo appreso che i nostri concittadini, seppur con sacrificio e qualche privazione, non vogliono rinunciare alla tanto attesa vacanza estiva. Le statistiche nazionali prevedono un calo record del 15% rispetto all’anno precedente, ma molti non hanno intenzione di privarsi
dell’unico momento dell’anno in cui finalmente “si stacca la spina” dalla noiosa e ripetitiva routine giornaliera e lontano dai problemi del lavoro. Sarà stato il tanto temuto calendario Maya che profetizza la fine del mondo a dare un incoraggiamento al “si vive una volta sola?” Ironia a parte, l’arrivo dell’estate è accompagnata, purtroppo, dalla crisi economica che porta con sé disoccupazione dilagante, aumento delle accise dei carburanti, la neonata Imu e la tristezza per il sisma che ha colpito l’Emilia. Tutto questo si ripercuote, indubbiamente, sul potere di spesa delle famiglie italiane, ma abbiamo scoperto che ancora una volta i nostri connazionali hanno rispolverato una grande inventiva, imparando a “fare economia” anche nella villeggiatura. Le agenzie di viaggio sul nostro territorio ci hanno confermato che al momento la situazione può defi nirsi stabile e per niente allarmante. Non c’è stata una variazione nelle prenotazioni rispetto agli anni precedenti, anche se i budget sono limitati e si tenta di ridurre la durata del riposo (di una settimana rispetto ai quindici giorni di un tempo). Single, coppie, ma anche intere famiglie preferiscono “cambiare aria” e dirigersi in posti lontani rispetto a quelli abituali. “Non vedo l’ora di partire, finalmente, per riposare corpo e mente, incontrare gente nuova, ma soprattutto interagire con culture e modi di vivere diversi”, svela Lorenzo, che esausto dagli impegni lavorativi, attende con ansia e trepidazione la tanto meritata e sudata vacanza. Gettonate le offerte dei tour operator come i pacchetti all inclusive e ancora di più i last minute e l’acquisto di biglietti con compagnie low cost. L’Italia con le sue bellissime spiagge e isole sta riprendendo sempre più quota nelle prenotazioni, ma anche Spagna, Mar Rosso e crociere. “Nonostante la recente tragedia della Concordia, non hanno subito nessun arresto e restano la vacanza ideale per chi vuole rilassarsi soprattutto con bambini a seguito” ribadisce una tour operator della nostra città.. Fenomeno sempre più in ascesa quello della partenza per lidi lontani che ha sfatato e messo in crisi la tradizionale abitudine nostrana della casa in affi tto al mare. Ci sono, poi, le vacanze “mordi e fuggi” … gite fuori porta con rientro serale per chi non può permettersi altro. Ci si impegna a ricorrere ad accorgimenti di ogni genere proprio per contenere le uscite. Per questo molti dei vacanzieri giornalieri, di fronte all’aumento dei costi dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari e dei ristoranti, rispondono con un “italianissimo” kit fai-da-te . “Andiamo al mare con ombrellone, pranzo e merenda al sacco…come si usava negli anni Sessanta” – confida con un nostalgico, ma anche amaro sorriso Maria – e aggiunge “siamo tanti in famiglia, le entrate sono esigue e non possiamo permetterci lussi…ma così facendo abbiamo riscoperto un grande senso di gruppo e organizzazione nei preparativi e possiamo concederci qualche giorno di svago in più” . Da non tralasciare i numerosi pic-nic domenicali sulle nostre splendide località di montagna dove carne alla brace inebriano di profumo invitante le splendide vallate e le escursioni a piedi e in bicicletta costituiscono un momento di contatto autentico con la natura e i suoi tesori. Ci si arrangia un po’ come si può, ognuno concedendosi la vacanza proporzionata alle proprie possibilità, ma in rari casi a rinunciarvi. E per chi resta in città? Sicuramente non si respira più quella tristezza delle vie fantasma che anni addietro erano il simbolo per eccellenza della desolazione dei pochi sfortunati che vi rimanevano. Chi non vuole o non può permettersi un periodo lontano da casa non vive nessun dramma. Negozi aperti e passeggio tardopomeridiano, ma soprattutto una serie di iniziative ed eventi organizzati dai Comuni e dalle associazioni culturali che rendono movimentata e accogliente qualsiasi città o paese e meno triste la permanenza dei sempre più sfortunati che devono “fare i conti in tasca” con una crisi che ci sta togliendo tutto, ma soprattutto il sorriso e la voglia di fare.