Il venerdì notte, che apre le porte al week end d’estate, si riempie degliodori salmastri della movida costiera. Un lento e graduale pellegrinaggio giovanile tende a svuotare il vociare del centro storico per dirigersi verso le nuove e vecchie cattedrali del divertimento. La musica stroboscopica da dancefloor si mischia armonica al tintinnare dei mille ‘cin cin’ festaioli. Nella notte l’alcool è il nettare divino per aprire le danze. A pochi chilometri di distanza dal vociare festoso, il contraltare del divertimento prende posizione lungo la SS16 di Martinsicuro. Un’équipe di lavoro in strada per il progetto “Drugs on street”, promosso dalla Questura di Teramo sotto la direzione della dirigente della Polizia Stradale, Lara Panella. Un progetto che agli occhi della nazione raffigura Teramo come un “esempio” destinato a fare scuola per quanto riguarda la lotta alla guida sotto effetto di alcool e stupefacenti In questa notte di lavoro, è lei che mi accoglie insieme al dirigente delle volanti Di Benedetto, agli uomini della stradale e del distaccamento di Giulianova, volontari della Croce Rossa e medici del Sert, Servizio Tossicodipendenze di Teramo. Una squadra di uomini e di donne che affronta il turno di notte tra sacrifici, ambizioni e piccole grandi preoccupazioni, con la voglia di compiere il proprio dovere. Lotta silenziosa combattuta nelle fresche notti estive così come in quelle fredde invernali contro l’ignoranza e l’incoscienza, per prevenire un pericolo troppo spesso sottovalutato.”Gran parte della gente comune pensa ci sia una sorta di sottile sadismo da parte nostra nel sequestrare patenti a chi dimostra di trovarsi oltre la soglia consentita di 0.5, o che il tutto sia finalizzato a riempire le casse. Nulla di tutto questo – parla sottovoce un agente del posto di blocco con il mitra in mano – . Noi riceviamo ordini precisi e cerchiamo di svolgere il lavoro al meglio delle nostre possibilità, consapevoli di dare un servizio efficiente alla collettività”. Dalla radiotrasmittente di una delle volanti arriva l’eco preoccupante di due incidenti stradali a poca distanza. Durante un’ interminabile notte di controlli “a tappeto” tante le auto fermate. Alla fine del turno saranno più di 30 gli automobilisti visionati. Alcuni, sottoposti all’alcool test e che risultano aver bevuto un bicchiere di troppo, si lamentano. Altri elogiano il lavoro di prevenzione. Spaccati d’Italia. Al sorgere del sole, compare sui visi di qualcuno una lecita stanchezza. “Non vedo l’ora di tornare a casa dalla mia bambina – confida un giovane agente – . Anche questa notte è andata fortunatamente bene. Il pensiero di ritrovarsi in qualche brutta situazione c’è sempre, ma lo si supera”. Dati alla mano, una notte relativamente tranquilla: appena 6 patenti ritirate (di cui due per guida sotto effetto di stupefacenti), oltre le inevitabili note di colore e qualche imprevisto dell’ultima ora. Prima, un uomo fermato mentre era alla guida e contemporaneamente intento in evoluzioni erotiche insieme a due prostitute nigeriane caricate poco prima. Poi, un altro particolarmente alticcio che, rifiutandosi di sottoporsi all’alcool test, non ha trovato di meglio che mettere le mani addosso all’agente che lo stava controllando, ottenendo una denuncia per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, e una sbornia da smaltire in questura. “Ciò che davvero vorrei arrivasse a tutti i lettori – conclude la responsabile della Stradale, Lara Panella – è che bisogna essere al volante in maniera consapevole, non in modo superfi ciale. Mettersi alla guida dopo aver bevuto va ad incidere anche e soprattutto sulla libertà del prossimo. Dobbiamo ricordarcelo sempre”.