Lo sviluppo psicomotorio è un processo lungo ed emozionante sia per il bambino che per i genitori, una tappa fondamentale di tale iter evolutivo è sicuramente l’acquisizione della deambulazione autonoma; ad essa si arriva tramite un percorso caratterizzato dall’acquisizione della posizione seduta e successivamente dalla capacità di spostarsi strisciando, rotolando e soprattutto gattonando. Tali tappe vengono acquisite in tempi e modi completamente diversi dai vari bambini, alcune di esse possono addirittura mancare senza rappresentare un elemento da considerarsi patologico.
E’ importante che il bambino venga assecondato nelle varie fasi del suo sviluppo e non forzato, in modo che raggiunga liberamente la capacità di mantenere la stazione eretta ed essere, quindi, pronto a muovere i primi passi. In un range di età che può approssimativamente variare dai 10 ai 18 mesi si acquisisce la capacità di camminare in modo autonomo e finalmente per i genitori arriva il momento di acquistare le prime calzature! E’ importante che vengano acquistate solamente in questa fase, essendo precedentemente inutili o addirittura dannose; il piedino del bambino deve essere lasciato libero da ogni tipo di costrizione esterna il più a lungo possibile. Quando la calzatura diventa necessaria occorre innanzitutto non farsi influenzare dalla moda del momento e cercare di unire l’estetica alle seguenti caratteristiche: 1) Punta ampia, in modo da lasciare la giusta libertà di movimento alle dita dei piedi e la possibilità di camminare ed eventualmente anche di gattonare senza problemi. 2) Suola flessibile ed elastica in modo da potersi piegare a 90° con una semplice pressione della mano, tomaia morbida. 3) Parte posteriore rigida con contrafforti che non devono superare i malleoli per consentire la libera articolazione della caviglia. 4) Assenza di ogni tipo di “plantare correttivo”, necessario solo in presenza di prescrizioni specialistiche per eventuali malformazioni.
5) Lunghezza di circa 1 cm oltre l’alluce poiché scarpe più grandi possono ostacolare la libertà di movimento, scarpe più piccole possono risultare costrittive. Le caratteristiche suddette consentono al piede del bambino di muoversi ed adattarsi agli stimoli fisiologici provocati dalla deambulazione. Camminare e correre anche su terreni non uniformi come prati o spiagge (quando non è possibile farlo a piedi nudi) con calzature leggere e flessibili costringe i muscoli e le articolazioni del piede ad eseguire importanti esercizi di rinforzo muscolare, stimolazione propriocettiva e dell’equilibrio, facilitando l’acquisizione di una deambulazione corretta e sicura.
PrimaPagina edizione MAGGIO 2014 – di Maria Croce specialista in Ortopedia