“All’ombra del campanile” che raccoglie, come in una mostra pittorica, i ritratti di personaggi accomunati dalla “teramanità” e persone che ne “indossano” appunto il personaggio. “Mi ha sempre affascinato osservare la gente …”
Nella sua lunga esperienza di cronista, Maurizio Di Biagio (giornalista de Il Messaggero, L’Araldo Abruzzese ecc.), ha raccontato
fatti, notizie, persone.
Su queste ultime però ha affinato la sua attenzione scavando “come un archeologo, alla ricerca di quello che è celato agli occhi”.
Uno sguardo che oltre lo sguardo ha cercato di coglierne le essenze e i perché di tante straordinarie o (apparentemente) comuni
esistenze teramane. In quella piazza sovrastata dal campanile, sotto la cui ombra tante vite sono passate, lente o di corsa, rumorose o silenziose, ma sempre interessanti per chi, come lui cerca di intuirne i significati.
Così nasce il volume “All’ombra del campanile” che raccoglie, come in una mostra pittorica, i ritratti di personaggi accomunati dalla “teramanità” e persone che ne “indossano” appunto il personaggio. “Mi ha sempre affascinato osservare la gente –spiega Maurizio Di Biagio- e cercare di intuirne le storie, i sentimenti, amandone le debolezze e non le virtù”.
Una lettura, quindi, anch’essa sentimentale per registrarne la memoria storica e umana dei vissuti. “Sono esempi che possono aiutarci a immaginare il futuro – continua l’Autore- vedendo come Teramo sia cambiata e come ancora potrebbe cambiare.
Perché sotto il campanile, testimone muto dei tempi, la piazza si evolve, “nel bene e nel male”.
Ma quale, tra i tanti raccontati, è il personaggio che più “ha sentito”? “Senza dubbio Tavernello, un clochard, anzi “il” clochard – conclude – perché la sua storia può essere la storia di tutti noi. Soprattutto nei tempi che stiamo vivendo, quando dall’oggi al domani ci si può ritrovare senza più certezze materiali, senza più una casa e affetti”.
Gli occhi osservano quello che per il cuore è poesia.
PrimaPagina edizione Agosto 2014 – di Mi.Ca