QUATTRO STOMACI NON BASTANO

TANTO TUONO’ CHE PIOVVE. E così anche l’Umbria passa al “lato oscuro della forza” scegliendo un governo regionale di colore verde. Il risultato elettorale è andato persino oltre le più rosee aspettative di Salvini con percentuali “bulgare” si diceva qualche annetto fa. Come sempre dopo un evento del genere, c’è chi festeggia e chi raccoglie i cocci. Sui social esplodono entusiasmi e critiche feroci a seconda del lato a cui si appartiene. Tra i commenti più frequenti c’è il solito “popolo bue” oppure “condoglianze”, per citare i più citabili. Eppure questa vittoria è stata determinata proprio dalla parte avversa. Uso il termine “determinata” non a caso. Da sempre, quando la politica si allontana dalla realtà del vivere quotidiano inevitabilmente declina e nel prenderne atto non rivolge mai lo sguardo verso se stessa, cercando motivi negli elettori traditori, definendoli “popolo bue”, considerando le loro scelte sbagliate perchè vittime passive di furbi imbonitori.

Intanto, nell’epoca dell’estrema esposizione, di cui i 5S sono stati i precorritori, esaltandone le potenzialità,  la democraticità e vincolando ai like e alle votazioni on line ogni loro singola iniziativa, accusare qualcuno di utilizzare lo stesso strumento e con risultati migliori  sa un pochino di invidia per il sorpasso a destra. In secondo luogo non è stata facile, secondo me, la scelta degli umbri, che  si sono ritrovati alle urne perchè il presidente e l’intera giunta  di sinistra sono stati destituiti da una grave inchiesta per corruzione. Inchiesta sollecitata proprio dai 5S che poi si sono presentati uniti nella stessa coalizione. Il popolo sarà anche bue, i buoi hanno 4 stomaci per digerire di tutto, ma questa pastoia  deve essere stata proprio indigesta.

Salvini dovrebbe proprio ringraziare entrambi questi partiti, perchè senza queste mosse scellerate  la partita avrebbe avuto altri risultati. Dal momento in cui, provocando la crisi di Governo, si è ritrovato a rischiare i consensi conquistati in 14 mesi di legislatura, questo assist gli ha permesso di ribaltare una situazione, che stava sfuggendogli di mano, in un successo clamoroso.

E gli altri? Gli altri come sempre ormai, analizzano, si leccano le ferite, si fanno coraggio da soli, autoreferenziando una credibilità inesistente, in cui nessuno, finora, ha ancora ammesso di aver commesso errori ma solo di aver agito “per senso di responsabilità” verso quel popolo bue che non ha apprezzato. Continuando ad ignorare la democratica scelta e volontà dello stesso e mentre ribadiscono la liceità e necessità delle loro scelte non possiamo che aggiungerli alla lunga lista di coloro che li hanno preceduti in questa condizione: Monti, Fornero, Renzi, Berlusconi. Un film già visto. molte volte