Ha destato forti perplessità nell’Associazione Rifiuti Zero Abruzzo la proposta del Sottosegretario Regionale con delega all’Ambiente Mario Mazzocca di trasferire rifiuti in Molise per evitare la costruzione di un in Abruzzo.
Le dichiarazioni dell’ex Assessore Regionale Mario Mazzocca a favore di una strategia Rifiuti Zero, lasciavano ben sperare in una collaborazione istituzionale volta a sviluppare una gestione dei rifiuti che escludesse tassativamente l’incenerimento tra le opzioni possibili. Ci riferiamo a quanto affermato dal Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca anche in incontri pubblici organizzati da comitati locali aderenti a Rifiuti Zero Abruzzo.
Avevamo apprezzato la posizione contraria alla proposta del Governo Renzi di costruire 12 nuovi inceneritori, di cui uno in Abruzzo, espressa dal Sottosegretario Mazzocca in Conferenza Stato Regioni fino allo scorso 20 gennaio. Appare, quindi, ancora più incomprensibile il repentino cambio di posizione della Regione Abruzzo.
Non riteniamo che il criterio della “interregionalità” possa essere una argomentazione sufficiente a motivare un sì al decreto pro inceneritori poiché la possibilità di trasferire rifiuti da una parte all’altra dell’Italia, ristabilita con lo “Sblocca Italia”, oltre a deresponsabilizzare le comunità locali, rischia di alimentare traffici e fenomeni come quello tristemente famoso della “Terra di fuochi”. Nel caso specifico, è bene sapere che l’inceneritore molisano di Pozzilli, che dovrebbe accogliere i rifiuti abruzzesi, ha una storia particolare. Proposto alle comunità locali come centrale a biomasse, è stato convertito in impianto di incenerimento di rifiuti tra le legittime proteste dei cittadini.
La posizione assunta dalla Regione Abruzzo appare, quindi, come uno strano caso di “sindrome NIMBY istituzionale” prevedendo l’utilizzo di inceneritori, purché non siano collocati nella propria Regione.
Diossine e nanopolveri, prodotte dai camini di questi impianti che bruciano risorse preziose, sono estremamente pericolose per la salute, non conoscono confini amministrativi e si posano sui terreni agricoli entrando nella catena alimentare. Anche chi non vive in Molise può essere colpito dai veleni dell’inceneritore molisano. Il vero problema non è evitare la costruzione di un inceneritore in Abruzzo ma evitare del tutto la costruzione e l’utilizzo di inceneritori per il bene di tutti gli Italiani.
Al Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca chiediamo se è ancora convinto che la strategia rifiuti zero sia una strada da percorrere in Abruzzo e nel resto delle regioni italiane.
Per Rifiuti Zero Abruzzo
Il Presidente, Luciana Del Grande